Un originale tour per scoprire la Dublino dei dublinesi e dei sensi

Non ricordo come sono venuta a conoscenza di Senza Meta – Out and About. So però ne che sono rimasta subito colpita positivamente: “Che bella idea!”, ho pensato. E anche, d’istinto: “Mannaggia, avrei voluto farlo io…”. Sì perchè mi pare che il concetto di fondo dei tours di Senza Meta – Out and About sia molto simile agli articoli che scrivo su Dublino: si rivolgono entrambi a persone curiose con lo scopo di fargli conoscere la vera Dublino.

Non ho mai partecipato ai tours: è un mio rimpianto ma ora anche una scusa per tornare a Dublino. Da una che a Dublino ha vissuto otto anni posso però assicurarvi  che il programma dei tours di Senza meta – out and about è molto originale. I luoghi in cui vi portano sono a me molto cari e spesso ignorati dai turisti. Per questo motivo consiglio sempre questi tour ai lettori che si rivolgono a me per informazioni.

Ho chiesto ad Antonio della Corte, l’ideatore di Senza Meta – Out and About, di parlarci meglio dei suoi tours e della “sua” Dublino.

logo Senza Meta Out and About

Quando e come ti è venuta l’idea dei tours di Senza Meta – Out and About?

Nel’l estate 2012 sono andato a trovare un’amica palermitana, Germana, che aveva vissuto per un anno e mezzo a Dublino. Grazie a lei ed ai suoi amici ho visitato, meglio, ho vissuto Palermo come solo un palermitano DOC può fare, è stata un’eseperienza unica. La mamma di Germana a fine vacanza mi propose diportare degli irlandesi a Palermo e di fargliela visitare, come la visitai io. Tutto è partito da lì.

Avevi già lavorato nel turismo?

No, mai, semplicemente ogni volta che qualche amico di amici veniva a Dublino mi chiedevano di far loro da cicerone per la città.

Parlaci meglio dei tours proposti da Senza Meta – Out and About. Cosa li differenzia da altri tours per italiani a Dublino?

I tours di Senza Meta vanno lì dove chiunque altro non va. Senza tralasciare gli aspetti più turistici della città, l’idea è di far consocere la città a 360°. Visitiamo alcuni dei punti più famosi, come il Dublin Castle, Christ Church, il GPO, San Patrizio, e poi ci immergiamo nella Dublino dei Dublinesi, scoprendo quartieri come: le Liberty, Portobello, Smithfield, Stoneybatter, i quartieri antichi di Dublino.

I dublinesi sono una parte importante dei nostri tours, anzi sono la parte centrale dei nostri tours. Chi meglio di un dublinese o di uno straniero che vive qui, magari da 30/50 anni, può raccontare la città, i suoi quartieri, le sue storie e leggende? Ci fermiamo a chiaccherare con: artigiani, curatori d’arte, fruttivendoli, macellai, baristi.

Mi piace inoltre dire che i nostri tours stimolano tutti i sensi, visivi, olfattivi (i profumi tipici ad esempio di un fish and chips, li puoi scoprire solo in un paese come l’Irlanda), del tatto e del gusto. Ho parlato del gusto, durante il nostro tour sono previste un paio di pause, per un buon caffè e per un dolce tipico irlandese.

Jack del quartiere Liberties, Dublino

Chi partecipa solitamente ai tuoi tours?

Italiani, solitamente sopra i trenta anni, viaggiatori, più che turisti, persone che quando viaggiano, vogliono capire in profondità la città che visitano.

E’ previsto un numero minimo/massimo di partecipanti?

Nessun numero minimo, ho fatto tour anche solo con una persona, se posso. Amo condividere questa città e le mie esperienze con chi la visita, e farlo anche con una sola persona, è sempre un piacere.

Cosa intendi quando parli di “uscire dai tradizionali canoni delle guide turistiche”?

Senza nulla togliere alle tradizionali guide turistiche, uscire dai soliti canoni per me vuol dire lasciare la strada principale e perdersi per i quartieri, fare un tour senza pressione tempistiche (anche se il tour DOVREBBE durare tre ore), fare un tour anche solo per una persona, ecc..

Nella biografia presente nel tuo sito scrivi “Mi fu sconsigliato anche di fare un Tour per le strade meno conosciute di Dublino, quante volte mi son sentito dire che la gente ha pochi giorni e non ha tempo per vedere quello che non sia il centro storico, vedremo se anche questa volta non mi sbaglio.” Mi sembra di capire che non ti sei sbagliato per niente… vai avanti dal 2013, le recensioni di TripAdvisor sono eccellenti. Ma è tutto davvero rose e fiori?

La verità? Praticamente sì. L’unico grosso problema fino ad ora sono stati piccoli e fortunatamente pochissimi gruppi di persone che prenotano (senza pagare in anticipo) il tour e poi all’ultimo, un’ora prima di sabato mattina ti avvisano che non vengono perchè magari piove, “in Irlanda, davvero”? Altro problema è il marketing, purtroppo su questo non sono molto bravo, ma sto cercando di migliorarmi.

Quali sono state invece le gioie più grandi?

Beh le soddisfazioni più grandi sono ritrovare, magari in Italia, persone conosciute durante i tours e alcuni irlandesi che parlano italiano e che dopo aver fatto un tour con me mi hanno detto di aver scoperto luoghi, storie e leggende della loro città che non conoscevano.

 

Come/con che canali hai fatto conoscere il tuo tour?

Attraverso Facebook, Twitter, la pagina web, Tripadvisor, ma soprattutto, tanto il passa parola.

A Dublino avete già due tours, uno nella parte nord e uno nella parte sud. Ma Senza Meta – Out and About non è solo Dublino. Quali altri tours proponete?

Stiamo cercando di organizzare un tou in Donegal, la regione più selvaggia d’Irlanda, con la possibilità di dormire per due notti in un faro.

Sto cercando inoltre di mantenere la promessa fatta alla mamma di Germana e portare degli irlandesi (omeglio, chiunque parli inglese) a Palermo, ma non solo, anche a Catania, nelle Langhe, nel Gargano e a napoli. Alcuni tours sono praticamente pronti e dobbiamo solo metterli online, altri sono ancora da progettare, ma sono molto fiducioso. Ovviamente i tours in Italia saranno fatti con lo stesso spirito dei tours di Dublino.

Parliamo un po’ di Dublino. Come la descriveresti a chi non c’è mai stato?

E’ una città giovane, ricca di possibilità, sia per chi vuole venire a viverci, sia per chi vuole venire a visitarla.

Spesso sento dire o leggo che Dublino non è l’Irlanda. Purtroppo, chi sostiene questo non è mai andato oltre Temple Bar, il famoso quartiere della movida dublinese.

Dublino è una città che sa avvolgerti con i suoi mille colori, con un cielo, che quando c’è il sole, ha davvero pochi eguali al mondo.

Dublino ti rapisce con la sua musica, ovunque, dal lunedì alla domenica nei pub o per strada è una città che ti fa sentire un viaggiatore coccolato, non solo per le sue attrazioni turistiche, ma per i dublinesi che, vedendoti titubante con una cartina in mano, ti chiedono se hai bisogno di indicazioni stradali.

Dublino è amichevole, in ogni pub, se ti fermi al bancone, sicuramente dopo cinque minuti stai dialogando con qualcuno, magari inizialmente, non sai bene quello di cui stai parlando e soprattutto, non capisci molto di quel che ti dicono, a causa del loro poco “british accent” ma con un paio di pinte chiunque si scioglie in una dialettica di cui non si era a conoscenza.

Dublino checchè se ne dica è ricca di storia, ma la scopriremo solo se non si viene qui con il preconcetto del “bella eh, ma noi abbiamo Firenze, Napoli, Roma”.

 

Dublino è una capitale multiculturale, ricca di eventi, ma a mezz’ora di treno puoi perderti nella natura di Howth, in quella di Bull Island, ma soprattutto in quella della passeggiata fuori dai canoni turistici da Bray a Greystone, o visitando la piccola isola chiamata the Ireland Eye davanti ad Howth. Insomma, magari non ci sarà spesso il sole, ma soprattutto per chi sta qua pochi giorni, questo non è un problema, poichè si viene rapiti da tutto il resto.

Ho letto che inizialmente dovevi restare a Dublino sei mesi, cosa ti è piaciuto così tanto da farti restare?

Ai tempi stavo facendo un master online in project managment per la cooperazione internazionale, sarei dovuto tornare a Roma per un internship, poi diciamo che ci fu un’opportunità qui a cui non potei dire di no, ed eccomi ancora qui dopo sette anni.

Mi sento spesso dire che a Dublino c’è poco da fare e due giorni sono sufficienti per visitarla. Io non sono per niente d’accordo! E tu?

Non scherziamo proprio, in due giorni si possono vedere le cose turistiche, forse anche in meno. Se decidiamo di visitare davvero Dublino, allora non possono mancare tra le varie: la Marsh Library, le Kilmainham Jail, l’Arbour Hill memorial, il Remembrance Garden, la James Joyce House, Saint Augustine and Paul church e potrei continuare per un bel po’. Senza parlare poi dei quariteri/paesi sulla costa, oltre alla tanto famosa Howth, Malahide ed il castello, Skerries ed i mulini a vento, blackrock ed il suo mercatino delle pulci, dun Laoghaire e la sua passeggiata sul lungo mare, la camminata tra Dalkey e Killiney e quella da Bray a Greystones.

C’è un luogo o locale non inserito nel programma del tour che vorresti consigliare a chi si trova a Dublino?

Le Kilmanhaim Jails, ti lasciano senza respiro: le storie dei prigionieri politici e non, trasudano da quelle pareti; POI gli Iveagh gardens, la James Joyce House, la Marsh Library.

Spazio libero: c’è qualcosa che vuoi aggiungere?

Due consigli, legati alle mie esperienze di viaggio.

Il primo è di essere aperti a tutto quello di bello e non bello vedrete a Dublino. Non perdete tempo a giudicare con occhio italiano quello che vedrete, prendete tutto quello che il vostro viaggio vi dà. Avrete molto tempo al vostro ritorno per riflettere e ripensare alla vostra esperienza irlandese.

Il secondo, visitate tutte le cose famose e poi perdetevi per le vie della città: a Dublino dietro ogni porta c’è un mondo che non vi sareste mai aspettati per cui non fermatevi mai al primo passo, non ve ne pentirete.

Per informazioni e prenotazioni visitare il sito ufficiale www.senzameta.ie oppure www.facebook.com/DublinoSenzaMetaOutAndAbout/

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Comments

  1. Sergio Fontana says:

    Questo tour interessante come in generale tutto il blog. Io e famiglia e una famiglia di amici (4 adulti e 3 ragazze/i) abbiamo deciso di visitare l’Irlanda è prenotato voli il 19 aprile (Venerdì Santo) su Dublino e ritorno il 26 aprile sempre da Dublino. Ancora dobbiamo decidere mete e pernotti. Cercheremo sicuramente di stare tutti insieme in un appartamento on cucina e di muoverci in macchina a noleggio. Non mi dispiacerebbe proporre questo tour di Dublino a famiglia e amici. Il dubbio che non abbiamo sciolto è: quanti giorni stare a Dublino? Conviene visitarla all’arrivo e muoversi verso altre mete a Pasqua o Pasquetta oppure è meglio muoversi subito verso altre mete e visitarla al ritorno prima della partenza in giorni feriali? È più godibile la capitale nei giorni festivi perché offre comunque attività o è tutto chiuso e conviene rifugiarsi nelle escursioni ai luoghi naturalistici? O invece si rischia di trovare tutto chiuso nei centri minori?

    1. laragazzaconlavaligia says:

      Ciao Sergio
      quando io vivevo in Irlanda Pasqua non era un gran periodo per visitare Dublino: venerdì santo era proibita la vendita di alcol per cui tutti i pub e tutti i locali erano chiusi. Inoltre le persone che vivevano a Dublino ma erano originarie di altre contee ne approfittavano per tornare a casa. Ora la legge è cambiata, per cui si può bere anche il venerdì santo e immagino che questo cambi la situazione.

      Quanti giorni dedicare a Dublino dipende da voi e dai vostri interessi. Per alcune persone due giorni sono più che sufficienti, io troverei cose da fare senza annoiarmi per una settimana intera.

      Se il vostro volo non arriva la sera tardi io farei così: partirei in auto appena scesi dall’aereo per visitare le altre città che vi interessa e poi tornerei a Dublino un paio di giorni prima della partenza. Guidare a Dublino è complicato e anche inutile tanto il centro si gira a piedi per cui vi consiglio di lasciare l’auto quando tornate.

      Ti ricordo che il tour di cui parlo non è organizzato da me, se vuoi informazioni scrivi direttamente a Senza Meta Out and About (https://senzameta.ie/index.php/2017/04/05/contattaci-2/).

      buon viaggio!

      1. Sergio Fontana says:

        Grazie mille seguirò i tuoi consigli!

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