I riti padovani del mangiare e del bere

Ogni volta che torno a Padova, la mia città natale, ci sono due cose che trovo sempre il tempo di fare, non importa quanto poco mi fermo e quanti impegni ho già preso: bermi uno spritz in piazza e mangiarmi un panino dalla Zita.

Questi due riti gastronomici sono tradizioni a cui io mi sento molto legata e come me tantissimi padovani. Sono quelle cose che ti fanno sentire a casa. A questi si può aggiungere un terzo rito tradizionale, quello del folpetto in piazza.

Se siete in visita a Padova e volete fare una di quelle cose che le guide turistiche chiamano “esperienze autentiche” non esitate a provare una di queste tre… o meglio, tutte e tre!

Panino dalla Zita

Il mio pranzo padovano tipico è panino e scarpetta di birra Dalla Zita, un localino che è una vera istituzione nel centro di Padova, frequentato da gente di ogni età e provenienza sociale.

Si trova in via Gorizia, a due passi dal celebre Caffè Pedrocchi. La sua particolarità sta nel “menu” affisso a una delle pareti del piccolissimo locale: ogni cartoncino colorato è un panino diverso, a cui è stato dato un nome.

I panini vengono fatti al momento con ingredienti freschi: salumi tipici veneti, come la soppressa, altri salumi, formaggi, salse, verdure… le possibili combinazioni sembrano essere infinite! Quale panino scegliere è difficile, se vi può aiutare nella scelta i miei preferiti sono a base di porchetta e/o lardo e/o gorgonzola: Elisa, Maicol e il Mercante di Venezia.

Uno di questi lo trovate nella foto: divertitevi a cercarlo!

menu dei panini Dalla Zita

Occhio che la Zita è diventata molto famosa e non di rado si vede una fila di gente fuori dal locale in attesa di poter ordinare un panino. Se possibile, vi consiglio di evitare l’ora di punta in pausa pranzo: andate molto presto o dopo le 14… oppure fate come tutti gli altri e rassegnatevi alla coda.

Spritz in piazza

Più in là nella giornata viene voglia di farsi un aperitivo. L’aperitivo padovano classico è SPRITZ (che in veneto si dice spriss) e il  luogo di ritrovo spritz per eccellenza è Piazza delle Erbe.

Sotto i portici del Salone (Palazzo della Ragione) trovate ad un angolo il bar degli Spritz, quello storico, dove io vado se voglio solo bere. È il locale dov’è iniziata la frenesia spritz dei giovani padovani, ma negli ultimi anni ha perso punti a favore dei locali vicini. Nessuno sa qual è il nome ufficiale, per tutti è il bar dei spriss.

Un bar che invece ha acquistato grande popolarità e che oggi è forse il bar degli spritz più affollato a qualunque ora è il bar Nazionale. Qui secondo me – opinione condivisa da tanti altri padovani – fanno i tramezzini più buoni della città per cui ve lo consiglio se oltre al bere volete anche mangiucchiare qualcosa.

Il mio tramezzino preferito è quello alla soppressa. Chiedete sempre di farvelo scaldare.

 

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Dall’altro lato del Palazzo della Ragione, all’angolo opposto del bar Nazionale trovate un altro storico bar da spritz, il Bar dei Osei. È un altro posto dove andavo con le amiche quando la voglia di spritz si accompagna alla voglia di mangiare qualcosa.

Oltre ai tre colossi storici del fenomeno spritz in piazza ci sono numerosissimi altri bar che servono l’aperitivo più amato del Veneto. Un argomento che di per sé meriterebbe un articolo intero… ma per ora mi fermo qui.

Aggiungo solo, giusto per un tocco di colore folkloristico locale, che il rito dello spritz si è molto “annacquato” in anni recenti. Era nato come aperitivo umile, senza velleità chic, e costava pochissimo, ma ci si è messa di mezzo l’Aperol con le sue maledette campagne marketing e adesso la gente in tutto il mondo lo considera un cocktail figo. Sigh.

Io lo chiedo sempre con poco ghiaccio e senza cannuccia e incrocio le dita sperando che non mi venga servito nel calice da vino da (finti) intenditori. Ah, quanto rimpiango i bei goti da bibita di una volta…

El folpetto

Il folpo, o meglio folpetto (da non confondere con il polpo), è una tradizione veneta che era ancora molto viva quand’io ero piccina. Era il cibo di strada padovano per eccellenza ben prima che il termine street food entrasse nel vocabolario comune: uno spunceto sfizioso a base di moscardini, solitamente lessati.

Ahimè oggi ne rimangono pochi di folpari, termine veneto con cui chiamiamo i banchetti per la strada che vendono folpi. Il più famoso in assoluto è lo storico banchetto di folpi in piazza della Frutta, che si  trova proprio di fronte al Bar degli Osei.

Aperto negli anni Settanta del Novecento, è un’istituzione cittadina al pari degli spriss e della Zita. Ha vinto anche numerosi premi, ma credo che pochi padovani ne siano a conoscenza: la sua fama è dovuta più che altro alla consuetudine.

Purtroppo quando lo street food diventa roba da Gambero Rosso perde il suo carattere popolare… il che fuor di metafora vuol dire che el folpetto in piassa non è più uno spuntino economico. Gli stuzzichini della storica folperia vanno presi per sfizio sapendo già di non potersela cavare con pochi euro.

Altra cosa, non ho mai capito quali sono i giorni e gli orari di apertura della folperia. Una volta l’ho chiesto al personale del banchetto e mi hanno risposto che ci sono tutti i giorni. E io da quella volta non li ho più visti in piazza…

Il momento più probabile per trovarli è orario aperitivo dal martedì al sabato.

 

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Se non vi va di assaggiare folpetti, bovoletti, moeche e gli altri spunceti della folperia in piedi potete gustarli comodamente seduti ai tavolini del Bar degli Osei. Il bar vi permette di usare i tavolini a patto che ordiniate una bevanda… eh dai, sacrificatevi! Ricordatevi però che la folperia non fa servizio al tavolo.

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