Stefano Politi, il fotografo “polite”

Stefano Politi Markovina, autore del sito Backpacker.it
Nome completo Stefano Politi Markovina, italo-croato, di professione fotografo. Nel 2000 con lungimirante intuizione si accaparra il dominio backpacker.it. Era così inevitabile che alla mia prima ricerca online di italiani/e come me, che viaggiano low cost, per lo più da soli e senza tour organizzati, approdassi sul suo sito. Mi è bastato fare una ricerca in italiano con la parola chiave “backpacker”. In ordine cronologico di scoperta, il mio travel guru #3 è in realtà il numero uno. Incontrarlo, seppur virtualmente, mi aveva fatto tirare un sospirone di sollievo: allora ci sono altri come me, non sono un’aliena!

Backpacker.it è un sito che definirei “no frills”, forse poco “engaging” ma decisamente utile. All’impatto emotivo Stefano sembra preferire la funzionalità. La grafica del sito e l’organizzazione dei contenuti sono semplici, schematiche se volete, ma aiutano il visitatore a trovare velocemente ciò che gli interessa. Poco spazio al social, inteso come “media”. Ciò che trovate nel sito sono informazioni che vi possono aiutare nell’organizzazione dei vostri viaggi, compresi dettagliati itinerari, un esaustivo elenco di link e risorse online, consigli per scegliere la vostra attrezzatura di viaggio (zaino, guida e quant’altro), suggerimenti per letture di viaggio. Le descrizioni, anche nei racconti di viaggio, sono piuttosto oggettive: sempre in prima persona, mai sterili, ma le emozioni, Stefano, non le trasmette con parole. Le cattura e restituisce con immagini. E non a caso ben presto è diminuito il mio interesse per i suoi contenuti informativi, che pure continuo a consultare: per esempio ho confrontato il suo itinerario di viaggio in Vietnam con la mia bozza di programma per vedere se potevo migliorarlo. Ciò che mi ha appassionata in queste pagine web è il linguaggio di cui Stefano ha fatto una professione, ovvero la fotografia. Dettagli, sguardi, volti, colori: fotografia di viaggio che piace alle riviste e alle guide, talvolta illustrativa ma più spesso evocativa. Attraverso le sue immagini, per esempio, ho rivissuto le emozioni provate a Hong Kong: consultare la sua galleria fotografica è stato per me come viaggiare una seconda volta.

Stefano à per me un travel guru perchè pur avendo fatto delle sue passioni una professioni è rimasto umile e aperto agli altri. Di lui apprezzo i toni pacati, la semplicità, la gentilezza, il rispetto per le persone e l’ambiente, il suo essere professionale senza che il marketing di se stesso – di cui pure dovrà occuparsi per continuare a procurarsi da vivere con la fotografia – prevalga sui contenuti del sito.

Ho avuto modo di constatare la gentilezza e la disponibilità di Stefano in una corrispondenza email di più di un anno fa, quando mi ha aiutato a organizzare un regalo (che voleva essere sorpresa ma non poteva esserlo) per un’amica residente a Barcellona, che ho voluto partecipasse a uno dei workshop fotografici da lui organizzati. Se anche voi apprezzate la professionalità del mio travel guru #3 e volete partecipare a uno dei corsi fotografici da lui organizzati a Barcellona consultate il sito Barcelona Photowalk.

Con questo post si conclude la serie dei “travel guru”. Il concetto di travel guru si è evoluto, e vi spiegherò come. Continuerò però a segnalarvi i siti interessanti che mi capiterà di trovare così come tutte le persone che secondo me hanno qualcosa di interessante da dire.

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