Le 21 destinazioni di Bill Bryson – 1

Ho seguito il consiglio di una lettrice che ha commentato un mio post e ho da poco iniziato a leggere Neither here nor there di Bill Bryson, noto autore di letteratura di viaggio. Il libro, il cui titolo in italiano è Una città o l’altra, è diviso in 22 capitoli, ognuno dei quali – con la sola eccezione del primo, che è una sorta di introduzione – ha per titolo il nome di una località visitata da Bill Bryson nel corso di un viaggio in Europa.

È stata un’esperienza piuttosto amara constatare che delle 21 località che danno il titolo ai capitoli di Neither here nor there io ne ho visitate soltanto 10, e alcune di queste pure tirate per i capelli, nel senso che “visitate” è un termine improprio. Sarebbe più corretto dire “ci ho messo piede”. 10 su 21 equivale a meno della metà, e stiamo parlando di Europa, il MIO continente, dove sono nata e vissuta. Ho viaggiato davvero poco nella mia vita, e mi impegno a farlo di più (viaggiare, cos’avevi capito?).

Vi propongo la lista dei capitoli a mò di test: quanto hai viaggiato (in Europa)? Scrivetemi nei commenti il vostro risultato, sono curiosissima! E aggiungete pure, se li avete, aneddoti, commenti o consigli sulle località che avete visitato o che vorreste visitare.

HAMMERFEST
Mai considerata in vita mia prima di leggere questo libro, ma la possibilità, seppur remota, di vedere le Northern Lights è allettante. Ci dovrò fare un pensierino, prima o poi.

OSLO
Una meta piuttosto gettonata tra i dubliners, grazie alle super offerte Ryanair. Non ho ancora visitato nessuna capitale del nord, eppure sono tutte nella mia lista “Da vedere”.

PARIS
La prima capitale europea da me visitata. Correva l’anno 1996 ed ero in gita scolastica, la visita a Parigi durò meno di due giorni e fu sufficiente. Non che Parigi non mi piacque, al contrario mi entusiasmò, ma è una città per la quale non ho più avuto alcuna curiosità. Almeno fino a qualche giorno fa, quando, dopo aver visto al cinema un film francese, mi è venuto il ghiribizzo di tornare a Parigi una volta completata la lista delle capitali “Da vedere”. Questa volta ci voglio andare da sola, fermarmi una settimana, niente musei, gironzolare a caso e oziare nelle caffetterie di giorno per poi perdermi nei bar e nelle discoteche di notte.

BRUXELLES
Da me soprannominata “la Parigi del Nord” (più per una questione linguistica che geografica), potrei scrivere un libro su questa città, nonostante mi ci sia fermata soltanto due giorni. Ben più di una mia faccenda privata è passata di qua, e c’è stato un momento in cui ho pensato che mi ci sarei trasferita. Tralasciando le faccende private, che non sono argomento di questo blog, ho un valido motivo per essere profondamente legata a questa città: fu infatti la meta del mio primo, brevissimo, viaggio completamente da sola per puro scopo di viaggio (niente interviste per la tesi di laurea, niente lavoro, niente amici da andare a trovare). Ne ho un ricordo bellissimo, pure un po’ idealizzato, e m’è rimasta la voglia di tornare. Di nuovo, niente musei: solo ozio, caffetterie, birre trappiste e vini fruttati. Magari anche un bacio alla francese, se ci scappa.

BELGIUM
Mai considerato prima dello storico viaggio a Bruxelles, è stato poi inserito nella lista “Da vedere”, complici anche i racconti di un amico che in Belgio si è recato assai spesso (causa fidanzata) e di un film – indovinate quale.

AACHEN AND COLOGNE
La prima mai sentita nominare. La seconda fu meta di un viaggio con la mia famiglia quando avevo 8 o 9 anni, ed è tornata alla ribalta tra le mie destinazioni di viaggio nella categoria “amici da andare a trovare” da quando a Colonia si è trasferita una mia carissima amica.

AMSTERDAM
È nella top list delle capitali europee che desidero visitare, una di quelle città a cui mi rifiuto di dedicare un city break. Il minimo sindacale per una città come Amsterdam è sette notti. È prevista per maggio di quest’anno, se non trovo un lavoro alla scadenza del mio contratto. Mi verrebbe da dire “speriamo di no”.

(continua)

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