I miei personali modi per migliorare l’inglese spendendo poco o niente

Non mi stancherò mai di ripeterlo: sapere l’inglese è fondamentale per chi vuole trasferirsi all’estero. E spesso saperlo non è sufficiente, bisogna saperlo bene.

Spesso mi viene contestato che per sapere bene l’inglese è necessario frequentare dei corsi d’inglese in scuole prestigiose, e quindi costosissime.

La mia risposta è categorica: no, non serve spendere migliaia di euro per arrivare a un buon livello d’inglese, bisogna solo rimboccarsi le maniche e fare tanto, tanto esercizio. Una lingua non si impara dall’oggi al domani: come uno sport, per raggiungere degli obiettivi va praticata in maniera costante.

Di seguito vi spiego i metodi che ho utilizzato io per migliorare il mio inglese. Costo di ognuno? Da zero a poche decine di euro.

bandiera inglese

 

Leggere ad alta voce

Uno degli ostacoli piu’ difficili da superare e’ quello di ascoltare la propria voce in una lingua straniera. Fa un po’ lo stesso effetto di ascoltare la propria voce registrata: è qualcosa a cui non siamo abituati e spesso ne siamo disturbati. È questo uno dei motivi per cui nelle prime conversazioni in un’altra lingua ci si sente dei cretini.

Abituarsi in anticipo ad ascoltarsi nello strano ruolo di straniero che parla diminuisce l’effetto straniamento e aiuta a sentirsi a proprio agio. Esercitatevi dunque a leggere un testo in inglese ad alta voce.

Ascoltare le canzoni preferite leggendo il testo

I miei insegnanti al liceo mi dicevano l’esatto opposto, ovvero mai avere davanti il testo scritto di una traccia audio perché bisogna abituarsi all’ascolto.

Io non gli ho mai dato retta e ho passato l’adolescenza a cercare di imparare a memoria le canzoni dei miei cantanti preferiti leggendo le parole che trovavo nella copertina della cassetta (eh sì, son così vecchia che ascoltavo le cassette col walkman).

Non solo ho ampliato il mio vocabolario di utilissimo slang – linguaggio colloquiale, quello che a scuola non ti insegnano mai e che invece è quello che ti serve nelle conversazioni reali di tutti i giorni – ma ho imparato a “segmentare” i suoni.

Presente quando ascoltate uno straniero che vi parla la propria lingua e non ci capite una mazza pur avendo studiato quella lingua e magari a scuola avevate pure gli otto e i nove? Ecco, dovete imparare a segmentare, ovvero riconoscere nel flusso di suoni le parole che vi sono note e da lì ricostruite i pezzi mancanti.

Alla faccia dei professori del liceo, ascoltare le canzoni avendo sott’occhio il testo è per me uno degli esercizi più utili. Ora poi con Internet diventa ancora più facile perchè non c’è bisogno di comprare la cassetta per avere il testo: tutto disponibile online gratuitamente.

Guardare film in lingua originale

Funziona un po’ come ascoltare le canzoni. Iniziate con film che già avete visto in italiano e guardateli in inglese con i sottotitoli in inglese: conoscendo già la storia potete concentrarvi sui dialoghi. Passate poi a film che non avete visto con sottotitoli e solo quando vi sentirete pronti guardate film in inglese senza sottotitoli. Tra i film non visti cominciate con cartoni animati: trame semplici e poco “slang”.

Accento inglese e accento americano sono diversissimi, per cui abituarsi all’uno non significa automaticamente capire anche l’altro. Scegliete voi se specializzarvi su uno dei due, magari mirato in vista di un viaggio, oppure alternare film americani a film inglese per fare l’orecchio ai due diversi accenti.

Meetup e tandem

MeetUp e tandem linguistici vi costringono a uscire di casa e fare lo sforzo di parlare con una persona reale. Li potete frequentare sia in Italia oppure quando all’estero ci siete già e volete velocizzare l’apprendimento della lingua. Sono anche utili per socializzare.

Di che cosa si tratta?

MeetUp

MeetUp.com è un sito con una lista di gruppi tematici per ogni città. Ciascun gruppo organizza diversi eventi e il sito è lo strumento attraverso cui gli eventi vengono comunicati, ma lo scopo è di ritrovarsi faccia a faccia con un gruppo di persone che condivide uno stesso interesse. Può essere un interesse culturale, un hobby, uno sport, ma ci sono anche gruppi diciamo più “ricreativi” in cui lo scopo è semplicemente scambiare due chiacchere con delle persone reali.

L’iscrizione al sito e la partecipazione agli eventi è gratis, pagate solo ciò che consumate se andate al bar o al ristorante o i biglietti d’ingresso se andate che ne so al cinema o un concerto… insomma, solo costi che dovreste comunque affrontare se andaste da soli. Il vantaggio invece è che ci andate in compagnia e quindi siete costretti a praticare la lingua straniera, ascoltare e parlare. Se siete in Italia per praticare una lingua straniera dovete ovviamente scegliere il gruppo tematico relativo a quella lingua; se invece siete già all’estero un qualunque gruppo, a prescindere dal tema, vi costringerà a parlare la lingua del luogo!

Tandem linguistici

I tandem linguistici sono invece incontri in cui due persone, o gruppi di persone, di lingua diversa si riuniscono in un contesto informale e chiaccherano di svariati argomenti, non decisi in precedenza: come avviene in un normale incontro tra amici. L’unica regola in questo caso è che la conversazione deve avvenire per un certo periodo di tempo stabilito in precedenza (diciamo mezz’ora) in una lingua e poi per un tempo equivalente nell’altra lingua. I tandem linguistici vengono di solito organizzati da enti non profit quali Informagiovani, biblioteche, associazioni ed esistono sia in Italia che all’estero. A volte si può organizzare in maniera privata mettendo un annuncio su bacheche online come Gumtree.

Tutorial online

Di tutorials è pieno il web, su ogni argomento, lingue straniere incluso. Io non ho molta simpatia per l’e-learning e ai tutorials online preferisco ancora i cari vecchi libri, ma se siete più tecnologici di me o semplicemente volete risparmiare potete trovare in Internet ogni sorta di materiale educativo.

Conversazioni immaginarie

Può sembrare un po’ da malati di mente, ma in assenza di opportunità di conversazioni reali con un madrelingua inglese fatevene una mentale.

Intervistate il vostro cantante preferito, chiedete le sorti del mondo a un indovino, ritirate un premio Oscar… qualunque cosa vi costringa a parlare, senza bisogno di aprire bocca!

Bere una birra

Se siete in paesi come Irlanda e Inghilterra, il modo migliore per praticare l’inglese è andare al pub, sedervi al bancone, ordinare una pinta e contare fino a dieci. A quel punto sicuramente qualcuno vi avrà già attaccato bottone.

Leggere in lingua originale

Tutti i sette punti precedenti sono mirati a migliorare l’ascolto e il parlato, che sono le due abilità linguistiche di più immediata necessità quando ci si trasferisce all’estero.

Per migliorare la scrittura invece non c’è modo migliore che leggere la scrittura altrui. Abituatevi a leggere le notizie in inglese anzichè in italiano e gradualmente abbandonate la lettura di libri in lingua italiana a favore di libri in lingua inglese.

Vi consiglio di iniziare gradualmente, come per i film: potreste scegliere di cominciare con libri che conoscete molto bene e poi passare a libri che ancora non avete letto. Quando fate questo salto date la preferenza a libri semplici, magari anche mettendo temporaneamente in secondo piano i vostri gusti letterari. Di solito i romanzi commerciali utilizzano strutture grammaticali più semplici e un vocabolario più limitato rispetto ai grandi capolavori della letteratura.

Questo è un consiglio generalissimo perché potrebbe essere vero che un romanzo commerciale ha moltissimo slang e costruzioni grammaticali che cercano di imitare il parlato, quindi di difficile comprensione, ma insomma in linea di massima vi consiglio di leggere “Il Diario di Bridget Jones” prima dell'”Ulisse”!

Consiglio generale: aumentare gradualmente la difficoltà

L’autostima è una brutta bestia. Quando non siamo sicuri di noi stessi in una determinata situazione la cosa peggiore è infliggersi quelli che io chiamo i “fallimenti programmati”, o detto in maniera meno elegante, cagare troppo alto. Sbagliare fa perdere l’entusiasmo e la motivazione, e si rischia di abbandonare del tutto l’esercizio.

Limitate al minimo indispensabile le frustrazioni dandovi degli obiettivi realisticamente raggiungibili: piccoli, ma in costante progressione. È molto meglio di un mega obiettivo difficilissimo da raggiungere. Notare i vostri progressi vi metterà di buon umore e vi metterà voglia di continuare.

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Comments

  1. ISABELLA says:

    Sei grande! Grazie mille dei consigli… ma in UK, dove portersti una bambina di 9 anni e la sua mamma a migliorare l’inglese? Che formula magica mi consiglieresti?
    Grazie ancora e fai un buon viaggio ovunque tu sia,
    isa

    1. laragazzaconlavaligia says:

      La formula magica è la curiosità! si possono fare tante cose per migliorare una lingua, in qualunque località… scegline una che abbia qualche attrattiva per te e per la tua bimba (che ne so, se vi piace il mare scegliete qualcosa lungo la costa).
      Andate al supermercato, poco affascinante forse ma una miniera di informazioni per accrescere il tuo vocabolario. Trasforma la spesa in un gioco per coinvolgere la bambina: potrebbe essere nascondino (dove si sarà nascosto il burro?) oppure un labirinto da cui uscire solo dopo essersi accaparrati il tesoro. Annotati i nomi delle cose che hai comprato e poi sfidatevi chi ne ricorda di più.

      Fai correre la fantasia!

  2. daniele says:

    Ciao, magari bastasse solo l’apprendimento passivo… purtroppo la lingua la impari sono quando la usi attivamente cioè dialogando…e non puoi farlo efficacemente se non con i madrelingua, meglio ancora se questi hanno una conoscenza eccellente dell’italiano in modo da spiegarti ogni sfumatura in brevissimo tempo (come nel caso degli interpreti)…questo è il miglior modo in assoluto per raggiungere la padronanza (richiede diversi anni)

    ..io fin’ora (ultimi 8 anni) ci ho speso circa 16.000 euro

    1. laragazzaconlavaligia says:

      Beh non tutti hanno 16.000 euro da spendere per imparare una lingua… e chi non ce li ha si ingegna per fare in altro modo. L’apprendimento passivo è quello più naturale, i bambini imparano esattamente così: ascoltando. Sono d’accordo che per avere padronanza della lingua prima o poi (meglio prima) diventa necessaria l’interazione con i madrelingua, ma questo non equivale per forza a dover spendere cifre astronomiche.

  3. Vale says:

    Ciao Arianna, prima di tutto complimenti per il blog! Super interessante per me. Consiglio: Volendo muovermi in Irlanda (pensavo a Dublino per il mese di Luglio) con una ragazza di 16 anni (mia figlia) e dovendo io lavorare da remoto tutto il giorno, quale scuola/centro ci consiglieresti di contattare per fare in modo che mia figlia entri nel loop lingua + nuove connessioni ? Ogni suggerimento è il benvenuto. Grazie!

    1. La Ragazza con la Valigia says:

      ciao, non saprei consigliarti una scuola perché ne ho frequentata una sola e non sono stata granché contenta. Per le connessioni non mi preoccuperei, se tua figlia frequenterà un corso potrà partecipare agli eventi organizzati dalla scuola e potrà uscire con gli amici che si farà al corso. Non è l’ideale per la lingua perché finirà per parlare sempre con non-madrelingua (e con buone probabilità italiani), però è ottimo per la socialità.

      Alcune scuole hanno corsi per fasce d’età, non tutte credo, ma non essendomi mai interessata alle scuole (sono un po’ critica, come scrivo nell’articolo) non ho molte informazioni al riguardo. Penso che un corso con gente della sua età la aiuterebbe a divertirsi.

      Se invece l’obiettivo è la lingua, l’unico modo vero per migliorare è parlare con la gente del posto. Tua figlia dovrebbe fare lo sforzo di parlare con irlandesi, che (insegnanti esclusi) NON incontrerà a scuola. Per gli adulti ci sono i gruppi meetup che funzionano bene o basta anche andare al pub per iniziare a parlare, per gli adolescenti sinceramente non saprei…

      Per uscire insieme la sera tiene presente che all’epoca in cui vivevo io la legge irlandese non permetteva ai minorenni (anche se accompagnati) di stare nei locali oltre le 21 (o 21.30?). Pub di sicuro, ristoranti non mi ricordo… Se lei già esce la sera, avvertila che discoteche è un NO garantito.

      Mi dispiace di non poterti aiutare di più, spero di averti dato comunque qualche informazione utile

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