Scrivo poco perché scrivo tanto

Il titolo di questo post può sembrare un paradosso, ma riassume efficacemente il motivo per cui negli ultimi mesi ho trascurato il mio blog.

Basta aggiungere un paio di paroline per specificare meglio cosa intendo e tutto sarà chiaro: scrivo poco su questo blog perché scrivo tanto per i miei clienti.

Ecco spiegato l’arcano: da qualche mese lavoro come copywriter freelance, il che significa che passo (almeno) otto ore al giorno al computer a scrivere articoli per siti Internet. Con tutto il mio amore per la scrittura quando finisco di lavorare la prima cosa che voglio fare è spegnere il computer, l’ultima che voglio fare invece è mettermi a scrivere un articolo un altro articolo, anche si tratta del  mio blog.

Anche perché, a parte qualche piccolo lavoretto qua e là, il mio unico cliente importante mi commissiona solo articoli di turismo. In pratica vengo pagata per fare qualcosa che mi appassiona: fantastico no?

Sì, fantastico, ma col risultato che il mio hobby è molto simile al mio lavoro, e quindi ha perso quella componente di distensione e di relax. Finito di lavorare ho voglia di fare cose pratiche, fosse anche solo andare al supermercato a fare la spesa (rigorosamente a piedi). E questo è il motivo principale per cui negli ultimi mesi non ho più scritto su questo blog.

bloc notes

Ci sono anche altri due motivi, connessi tra loro. Il primo è una mia generale crisi di ispirazione sugli argomenti interessanti da trattare. Mi pare che il mondo “travel blog” sia esploso negli ultimi due anni, con il risultato che qualunque destinazione o tematica relativa al viaggio è stata (quasi) sicuramente trattata almeno da dieci bloggers distinti. In pratica mi chiedevo: cosa posso scrivere che sia veramente utile ai miei lettori?

E qui si viene al terzo argomento, che chiamerei “La grande crisi” o “La fine dei travel blog (per me)”. Ma per oggi direi che mi fermo qui. Dopo tanto tempo che non scrivo più per diletto, anche poche righe mi sembrano uno sforzo.

Intanto sono contenta che stasera ho rotto il ghiaccio. Mi dispiaceva lasciar andare alla deriva “La Ragazza con la Valigia”, il mio figlioccio, grazie al quale so di essere riuscita nel mio intento di dare informazioni e punti di vista utili.

Se avete suggerimenti o richieste per nuovi post, non siate timidi e fatemelo sapere!

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