Birre e birrifici a Mauritius

L’isola di Mauritius certamente non è una destinazione di punta del turismo brassicolo, eppure si presta benissimo al consumo giornaliero di birra. Ditemi: cosa c’è di più bello che bere una birra fresca seduti al bar con vista spiaggia? O magari direttamente in spiaggia?

Durante la mia vacanza a Mauritius sono stata piacevolmente sorpresa dall’offerta di birre presenti. Mi aspettavo di trovare ovunque la stessa bionda internazionale, che ne so una Heineken, Carlsberg, Budweiser… con mio grande piacere le birre più bevute qui sono prodotte localmente.

Le birre più bevute di Mauritius: Phoenix

Quasi tutte le birre prodotte e consumate localmente provengono dal birrificio Phoenix Beverages, da non confondere con il defunto birrificio britannico Phoenix Brewery. Si può vedere lo stabilmento lungo la M2, la strada che percorre l’isola da nord a sud, all’altezza di… indovinate? Phoenix. Ho provato in più occasioni a fotografarlo dall’auto in corsa, ahimè con pessimi risultati. Per fortuna non si può dire lo stesso del birrificio i cui risultati sono più che positivi: tra il 1976 e il 2014 ha infatti collezionato quasi 20 medaglie in competizioni internazionali.

La flagship beer di questo birrificio, nonchè la birra più bevuta di Mauritius, è Phoenix Beer: una lager dignitosa che saprà allietare ogni vostro barbecue in spiaggia, aperitivo al tramonto, gita in barca.

Phoenix, la birra più bevuta alle Mauritius

Chi vuole qualche grado in più può optare per Phoenix Special Brew, 6.5% ABV, consigliata dal birrificio durante la stagione invernale “quando con le basse ma gradevoli temperature ci si può concedere un trattamento speciale”. Stiamo parlando di basse temperature mauriziane eh…

La mia birra mauriziana preferita è la Blue Marlin, la prima special lager prodotta da Phoenix Beverages. Sei gradi e un bel colore dorato leggermente più scuro di una lager standard, Blue Marlin ricalca gli stereotipi della “island beer” posizionandosi più in alto rispetto a molti altri prodotti simili. Non portatela a casa come souvenir perchè senza contorno di palme e 30 gradi non avrà lo stesso gusto.

birra mauriziana Blue Marlin

Chi desidera un prodotto più leggero in termini di grado alcolico e gusto può provare Fresh, una bionda aromatizzata al limone a soli 3.5% ABV simile a una radler, adatta a chi non ama il gusto amaro della birra.

Gli amanti delle scure potranno assaggiare la versione locale della stout più famosa al mondo: Phoenix Beverages produce su licenza Diageo Guinness Original e Guinness Foreign Extra a 7.5% per il mercato mauriziano.

Le birre artigianali mauriziane: Flying Dodo

Di ritorno da una giornata di spiaggia ci fermiamo al centro commerciale di Bagatelle per fare la spesa per la cena e su cosa si posano i miei occhi? Questo cartello:

Flying Dodo microbirrificio a Mauritius

Carramba che sorpresa! Sull’isola di Mauritius esiste un brewpub che produce birre artigianali. Aperto dal 2012, si chiama Flying Dodo ed è l’unico microbirrificio dell’isola, nonchè pub, ristorante e centro congressi. Il mastro birraio è un simpatico ragazzotto tedesco dalla barba hipster. La gamma di birre si rinnova continuamente, mantenendo fede al motto di questa compagnia: “innovazione tramite passione”. Al momento della mia visita mi tentava l’idea di una pinta ma avevo voglia di assaggiare quante più birre possibili e ho quindi optato per il tris degustazione, a cui si è aggiunto il tris dei miei accompagnatori. Sei birre assaggiate, quindi, tutte smaccatamente artigianali nell’uso creativo di luppoli e ingredienti speciali. Dopo mesi dalla vacanza, e senza alcuna nota scritta (sempre la solita imbecille io) restano nella mia memoria la witbier e la ale alla zucca. Forse quest’ultima un po’ troppo natalizia per il clima caldo delle Mauritius, ma decisamente gustosa!

la carta delle birre al pub Flying Dodo, MauritiusIl “free brewery tour” che viene pubblicizzato all’esterno altro non è che una spiegazione sommaria di come viene prodotta la birra. Vi vengono fatti vedere i macchinari: alcuni fanno bella mostra di sè dietro l’imponente bancone del bar di forma quadrata; altri invece sono separati dall’area bar da un vetro. Vi viene consegnato un volantino che spiega le fasi di lavorazione della birra. E poi finalmente è tempo di degustare! Insomma, niente di che se siete già stati in un brewpub, ma può essere invece interessante per chi non ha mai visitato un birrificio, ha un po’ di curiosità ma non pagherebbe un biglietto o perderebbe una-due ore per una visita approfondita o per chi vuole aggiungere un altro birrificio alla propria lista personale.

flyingdopomauritius2L’arredamento moderno di Flying Dodo, ben curato, ma soprattutto la vista dei macchinari per la produzione della birra,  è riuscito a farmi dimenticare lo squallore del parcheggio di un centro commerciale, dove purtroppo è la vista esterno di cui si (non gode) da questo brewpub. Ammetto che i tavolini esterni sono ben riparati dalla confusione e dal via vai di gente che entra ed esce dal centro commerciale. Devo anche aggiungere che, ironia della sorte, il più bel cielo di tutta la mia vacanza l’ho visto proprio da qui: siamo arrivati nella giornata e nell’ora giusta per vedere un cielo dipinto di un intenso colore rosso fuoco.

Se volete gustare una birra diversa dalla solita lager, se volete visitare il vostro primo o centesimo microbirrificio, se cercate un ristorante che non sia in spiaggia, mettete Flying Dodo nella lista delle cose da fare a Mauritius!

Su prenotazione, Flying Dodo è anche la spa più originale di tutta l’isola. Qui infatti potete immergervi nella birra, letteralmente, per rigenerare il corpo e lo spirito: il luppolo fa bene alla pelle, le bollicine alla circolazione sanguigna e l’alcol al buon umore!

Le birre internazionali a Mauritius: Lambic

A chi è nostalgico di una birra internazionale dopo litri di Phoenix o vuole gustare una birra di qualità in un ambiente gradevole consiglio il Lambic: beer shop, bar e ristorante gestito dagli stessi proprietari di Flying Dodo. Ahimè il mio consiglio si basa solo su foto e recensioni online perchè non ho avuto tempo di andarci, ma l’idea di bere una birra belga nel giardino di una casa coloniale del primo Ottocento, adornato da alberi secolari, è attraente. La carta delle birre non ha nulla da invidiare a un beer shop europeo. Il locale si trova a Port Louis, capitale dell’isola. Se ci andate fatemi sapere com’era: probabilmente mi mangerò le mani dall’invidia!

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