La ragazza fa lo zaino (aka Voglia d’Irlanda)

Vado via soltanto due giorni, ma è una mini-vacanza molto desiderata. Nel 2008 e nel 2009, i miei primi anni di vita in Irlanda, viaggiai parecchio nell’isola verde, da sola e in compagnia, e ho un bel ricordo di tutti quei weekend. Compreso quello disastroso a Dingle, terminato in anticipo rispetto al previsto con la mia prima caduta a cavallo: più che il finale poco felice, ricordo le sei ore di camminata sulla Dingle Way, la sensazione di libertà che provai a cavallo, il delfino Fungi e la cena di pesce in un delizioso ristorantino consigliato dall’inseparabile Lonely Planet. L’anno scorso l’estenuante ricerca di lavoro si portò via metà del 2010, e quando finalmente mi ritrovai con un contratto nella “Best company to work for” mi ritrovai anche a non avere più weekend liberi. Nei giorni liberi infrasettimanali pareva sempre che ci fosse qualcosa da fare, e così un po’ per pigrizia un po’ per inerzia non mi mossi da Dublino, con l’unica eccezione di una gita in giornata a Wexford.

Mi rimase una gran voglia di Irlanda, per la quale non provavo più quella rabbia che aveva avvelenato l’inverno precedente. Il mio desiderio incontrò quello di due amici, e fu piuttosto naturale decidere di organizzare un weekend insieme. La destinazione mi sta a cuore dal 2009, quando ci andò un’amica e se ne innamorò. ll suo racconto della bellezza del faro al tramonto delle undici di sera mi suggestionò, e decisi che sarebbe stata una delle prime mete delle mie future esplorazioni d’Irlanda. A parte lei, non conosco nessuno che ci sia stato e non ho mai trovato questo nome negli itinerari turistici classici.

Arranmore.

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