Storia d’amore per un blog

Non amo i blog di viaggi. Detto da una che scrive un blog di viaggi suona come uno schiaffo, no? Però è così, leggo pochissimi blog di viaggio. E’ una delle mie contraddizioni tipiche, amare una cosa e poi non farla. La ragione principale, e nel dire ciò spero di non alienarmi la simpatia dei miei quattro affezionati lettori (ciao mamma), è la fatica di trovare blog di viaggio interessanti. Una ricerca in Google produce una lunga lista di siti spazzatura, perlopiù blog di agenzie viaggi e tour operator e il maledetto Tripadvisor, e lo stesso dicasi per quelle che si spacciano per directory ma che non sono altro che dei contenitori vuoti creati al solo scopo di fare quattro soldi con un account Adsense. La seconda ragione, ovviamente, è la mia nota pigrizia: sono certa che cercando si trova materiale interessante sul web.

A dimostrazione di ciò, e anche perchè spero di riconquistare la simpatia dei miei quattro affezionati lettori (ciao fratello), voglio farvi conoscere il mio blog di viaggio preferito. Fu una mia amica spagnola a farmelo conoscere. Era ospite a casa mia nella settimana in cui prenotai gli ostelli in Giappone, e per darmi una mano in questo delicato compito – considero la scelta dell’ostello determinante per il successo di un viaggio, e per questo ci dedico molte ore – si mise a fare una ricerca online. “Sempre così mi informo prima di partire”, mi disse, “google con il nome del paese e la parola forum”. Solo che invece di un forum le uscì un blog, Unos Gaijins en Japón (in spagnolo).

La mia amica sembrava trovare la lettura del blog estremamente divertente. La vedevo intenta a cercare informazioni utili per me con la faccia risucchiata dallo schermo del portatile. Di tanto in tanto emergeva dalla tana virtuale che si era creata e mi giungevano i suoi “Questo qui non sembra male, ed è uno dei più economici” oppure una grassa risata, seguita da “Che fuori questi giapponesi!”. Io ero scettica, ma per cortesia nei confronti della mia amica mi misi a dargli un’occhiata.

Mi capitò lo stesso: dopo il primo post letto non potei più smettere. Unos Gaijins en Japón è un blog di viaggio da manuale. Racconta un’esperienza reale, un viaggio di 19 giorni compiuto da un piccolo gruppo di ragazzi spagnoli, ma non è sterile cronachismo. E’ una scrittura fresca, divertente, piacevole e soprattutto utile. I post sono come le ciliegie, uno tira l’altro. E nel corso della lettura qua e là si raccolgono preziosi consigli, di cui io non ho mancato di far tesoro. Dagli alloggi a come funziona la metro, questo blog è stato un aiuto insostituibile per organizzare il mio viaggio in Giappone, al pari della mia immancabile Lonely Planet. Fu questo blog a farmi decidere per l’ostello Khaosan Original nel quartiere Asakusa di Tokyo, scelta che si rivelò felicissima per l’ottima posizione e per il rapporto qualità-prezzo, e anche per la l’incanto della vista dal tetto. Fu sempre questo blog a dissipare le mie inutili paure per un viaggio in un paese così diverso e bizzarro, dove la metropolitana è così piena che la gente viene spinta dentro da personale appositamente pagato, le stazioni metro possono avere 60 uscite ed è più difficile trovare l’uscita giusta che la fermata giusta, nessuno parla inglese.

Incuriosisce, affascina, dà informazioni utili e si legge piacevolmente: per questi motivi è per me il blog di viaggio perfetto e lo consiglio a tutte le persone che stanno organizzando una vacanza in Giappone e si barcamenano con la lettura della lingua spagnola. Se proprio devo trovargli un difetto, le informazioni non sono molto aggiornate: purtroppo questo blog è stato scritto come diario di viaggio nel 2009, e una volta finito il viaggio non è più stato toccato. Per fortuna, però, è ancora online.

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