Un anno di viaggi – 2

Un anno fa inauguravo la tradizione dell’ultimo post dell’anno con le immagini di viaggio da mettere nella valigia dei ricordi. Era anche il mio primo post in medias res, ovvero scritto durante un viaggio. Fu postato dallo Yes Inn Hostel di Hong Kong.

L’ultimo post di quest’anno è stato scritto per metà in una caffetteria di Londra, cinque minuti a piedi dalla stazione metro di Russell Square e tre dal Generator Hostel, e per metà in un delizioso bar italiano tutto legno e pagliacci a Cambridge. Viene postato in Irlanda, dal mio cozy apartment in Dublin 4, e diventa così il primo post del 2013.

In tema di viaggi, ho l’impressione che il 2012 sia stato un anno perso. Viaggi ce ne sono stati, molto belli, con un ricco bagaglio di emozioni, conoscenza e ricordi. Ma è come se mancasse qualcosa. Manca… forza. I ricordi del 2012 non hanno i contorni netti e i colori vividi di quelli del 2011. Sarà perchè in Sicilia la macchina fotografica non ha voluto saperne di funzionare e per cui non mi è rimasta nessuna immagine di quella settimana? Sarà perchè Italia è casa e (erroneamente) non associamo casa con viaggio? Sarà perchè New York mi ha sì entusiasmata, ma un po’ come Londra è per me più una città da vivere che una città in cui si viaggia?

Sarà quel che sarà ma devo fermarmi a pensare per trovare le immagini che voglio mettere nella valigia dei ricordi:

– la luce della luna a Stromboli
– il profondo blu dell’acqua di Strombolicchio
Billy Elliott e il sogno della danza al Victoria Palace di Londra
– il reticolo di parallele e perpendicolari che mi si è presentato davanti agli occhi una volta aperta la porta dell’osservatorio all’Empire State Building
– i “fuochi d’artificio” naturali della Sciara del Fuoco
– la street art a New York, e poi da lì il mio occhio curioso a Dublino e a Londra
– la vivacità di H Street a Washington
– le notti indie a Bruxelles
– una minuscola finestrella sul mare a Cefalù
– le ironiche sexy girls del nerdie burlesque a New York e i loro improponibili costumi di scena
– il rumore del magma che ribolle all’interno del vulcano
– la claustrofobica cabina di pilotaggio dell’Apollo 11

… e ovviamente l’aver toccato la luna con un dito!

Delle destinazioni casalinghe, Italia e Irlanda, voglio mettere nella valigia dei ricordi:

– le spiagge lunghissime di Dunfanaghy, e il verde e il blu del mare del Nord
– il relax delle terme nella mia Padova

Quando mi metto a pensarci, ho un sacco di bei ricordi di questo anno di viaggi che si è concluso. Eppure, mi resta di fondo la la sensazione he nel 2012 sono stata “in giro”, ma non “in viaggio”.

L’augurio che mi faccio per il 2013? Viaggiare di più.

Street Art a Chelsea, New York: un bacio in technicolor

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Comments

  1. keru says:

    invidiaaaaaaa…

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