Non so come mi sia passato per l’anticamera del cervello. Eppure l’ho fatto: ho prenotato un volo andata e ritorno per fare un viaggio di soli 10 giorni, un viaggio che faccio per puro desiderio personale, senza alcuna necessità.
Con un gesto veloce ho buttato alle ortiche quasi cinque anni di completa ridefinizione del viaggio e tutte le mie fatiche per viaggiare in maniera più sostenibile. Ora mi sento un’idiota totale, ma la frittata è fatta, C’è una persona che mi ha dato fiducia quindi per non tradirla salirò su quei maledetti aerei.
Le cose sono andate così.
Giovedì
Ricevo una bella notizia, una notizia che attendevo da dicembre e mi fa provare un senso di grandissima liberazione. Le cose si stanno aggiustando, siamo a un punto di svolta. Sull’onda dell’entusiasmo il giorno stesso apro Trustedhousesitters, il sito per trovare offerte di house sitting. Mi sono iscritta a dicembre ma finora avevo mandato solo un’application, poi niente perché bloccata dalla notizia che attendevo. Due annunci attirano la mia attenzione. Poiché tutte le persone con cui ho parlato concordano sul fatto che sia difficilissimo ottenere il primo incarico decido di candidarmi a entrambi per aumentare le mie possibilità.
Venerdì
Ricevo un’email da uno dei due pet owners. Mi chiede una precisazione e mi dice che a parte quel dettaglio per lei sarei la candidata ideale. Rispondo.
Sabato
Mi viene offerto l’incarico: 10 giorni di cat sitting in una casa rurale nel nord della Scozia. Ammaliata dall’immagine di una volpe e di un tasso in giardino e dalla promessa di un cielo che si presenta stellato a ogni notte non ci penso due volte. Accetto l’incarico.
Domenica mattina
Faccio colazione con calma, poi piena di gioia prenoto l’aereo. Costa solo 84 euro andata e ritorno bagaglio in cabina incluso! Ma che fortuna, allora era proprio destino che facessi questa cosa! Non prendo nemmeno in considerazione mezzi alternativi: per questioni burocratiche (la bella notizia di cui sopra) non posso lasciare l’Italia prima di una certa data, e devo tornare entro una certa data. Il fatidico click veloce e i posti in aereo sono miei.
Domenica pomeriggio
Realizzo cosa ho fatto. Ho prenotato un aereo per un viaggio di soli 10 giorni fatto per puro piacere personale.
Anni di rinunce in nome dei miei ideali, alla ricerca di una vita più semplice, che necessita di meno orpelli. Eppure eccolo lì, il demonio… Quant’è facile cedere alle tentazioni del “lo voglio”.
Lunedì
Ricevo una pessima notizia al lavoro, che può comportare un notevole aumento di stress, e un’altra pessima notizia da mia madre, che può comportare un notevole esborso di denaro. Decido che non voglio soccombere all’ansia e al senso di fallimento. Ho fatto una cosa che ritengo sbagliata, ma piangere sul latte versato è inutile. Inizio a buttare giù i miei pensieri in questo post per dargli una forma, per vedere se riesco a venirne a capo di qualcosa.
Cosa mi dà da pensare questa faccenda
1. Siamo essere umani. Anche la più alta motivazione può crollare in un momento di difficoltà.
2. Cercare di essere coerenti con i propri ideali non è esente da paradossi. Ho prenotato questi due aerei (tradendo un mio ideale) per cercare di trovare nuove forme di viaggiare più in linea con i miei ideali (leggi: desiderio di trovare alloggi alternativi alle stanze prenotate su Booking.com o Airbnb)
3. Il consumismo ci abitua a pensare che possiamo avere tutto ciò che vogliamo ed è giusto avere tutto ciò che vogliamo. Al punto che persino una persona come me, fermamente convinta che NON sia giusto pretendere di avere tutto ciò che vogliamo, è facile preda dei desideri personali.
4. Trovare un sano equilibrio tra essere coerenti con i propri principi e non flagellarsi i coglioni è un casino
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