AirBnb: si o no?

Mi ero ripromessa di farvi sapere com’era andata la mia esperienza con AirBnb. La mia opinione è, senza esitazioni: sito approvato a pieni voti. è certamente una risorsa da consultare quando dovete scegliere l’alloggio per il vostro prossimo viaggio.

In aggiunta a quanto già detto nel mio post pre-New York, ho molto apprezzato le diversi opzioni disponibili per compilare la vostra recensione (con diversi livelli di privacy), e sopratttutto la possibilità di inviare un messaggio privato a AirBnb sulla qualità dell’alloggio.
AirBnb Home Page
Opinione totalmente opposta invece per l’host da me scelto, Brent. Il suo appartamento è disgustosamente sporco pure per i miei rilassati standard di pulizia (basati sul principio: se paghi poco, non puoi pretendere molto). Non c’è un tavolo, per cui se volete mangiare a casa vi tocca farlo su un divano lurido. La carta igienica è un optional: alcuni giorni c’è, altri no. L’appartamento si trova in una zona deprimente e lontana da tutto, il che mi ha fatto perdere una gran quantità di tempo in metropolitana. Ma ciò che più mi ha delusa è stata la totale mancanza di quell’atmosfera di condivisione tanto osannata nelle recensioni dei viaggiatori che mi hanno preceduta. Non ho trovato per niente un ambiente favorevole alla conversazione, e magari alla nascita di nuove amicizie. Brent è certamente cordiale e amichevole nei modi, ma spariva rapidamente in camera sua ogni volta che mi apriva la porta. Peggio ancora l’altro ragazzo che mi apriva la porta, il quale non si è nemmeno preso il disturbo di presentarsi. Lo stesso dicasi per gli altri ospiti, quasi sempre troppo impegnati con i loro portatili per proferire un “ciao”. Dopo i primi due giorni ho smesso di avere speranze, e mi sono girata New York in totale solitudine, come sono abituata a fare. In quanto alla sicurezza, la zona non mi è sembrata pericolosa, ma più volte mi è capitato di trovare la porta aperta, e questo mi ha messa un po’ a disagio.

In conclusione: prenotate pure con Airbnb, ma vi sconsiglio fortemente di soggiornare a casa di Brent Underwood.

Ti è piaciuto quest'articolo? Condividilo! Facebooktwitter

Comments

  1. Giovanna says:

    Per cominciare,non è molto incoraggiante,anch’io sono fanatica della pulizia;mi ricorda un albergo di Pisa(3stelle?!)prenotato attraverso un sito sconosciuto,tipo in-Italia.Siccome mi bombardavano su un mio commento,alla fine ho”strillato”: Ma ci andate mai,a visitare gli alberghi che ci prenotate???Non si sono più fatti vivi.Per la solita notte,già insonne di per sè,per prendere voli Ryanair a ore impossibili,si è aggiunto il disgusto e la rabbia per la facilità con cui certi alberghi in Italia ottengono le stelle,con una ristrutturazione (lì neanche quello),molto di facciata. Ora uso solo booking.com,opp.direttamente a Ibis che almeno non riserva sorprese. Sono interessata a questo sito,ora c’è una mia nipote a Notting Hill,prenotato con loro,spero che riferisca al ritorno. Pensando al tuo Brent.:,però mi viene nausea.Se una arriva molto tardi,cosa fa? Se è sporco,mica può mettersi a cercare un altro posto,opp.,avendo con sè un notebook,come il mio,prenotare un hotel vicino e chiamare un taxi.sempre che ci sia un wifi. Proverò almeno il sito,grazie per le informazioni.

    1. laragazzaconlavaligia says:

      Ciao Giovanna,
      perdonami il ritardo con cui ti rispondo.

      A quel che ne so (ma potrei sbagliarmi) le descrizioni delle strutture nei siti di prenotazioni vengono fornite dagli stessi alberghi. Non so se ci sia e in che modo venga effettuato un controllo sulla veridicita’ di quanto scritto dagli albergatori. Suppongo ci debba essere; ho il vago ricordo di una mia amica che qui a Dublino raccontava di invidiare una sua amica che lavorava per Hostelworld.com e il cui lavoro consisteva proprio nel soggiornare presso gli ostelli!!

      I metodi di assegnazione delle stelle varia da paese a paese, per cui a volte e’ difficile fare confronti.

      Su Airbnb trovi strutture (stanze, appartamenti, posti letti…) messi a disposizione da privati, e quindi questi le stelle non ce le hanno.

      Il modo migliore per cercare di limitare il rischio di brutte sorprese e’ quello di leggere quante piu’ recensioni possibili, e consultare fonti diverse. Ricorda che le recensioni riflettono un punto di vista personale, pertanto son sempre soggettive: magari un albergo che a me piace molto a te non piace. Cerca di fare “una media” dei giudizi che trovi, quello di solito e’ il parametro piu’ sicuro per scegliere. Che poi pero’, come dicevo, non ti puo’ mai garantire di non trovare brutte sorprese….

      Un saluto e grazie per aver commentato

  2. Giovanna says:

    Sono molto curiosa di sapere come si è trovata una mia giovane nipote a Londra con airbnb poche settimane fa,ma,come tu dici è molto soggettivo.Ho guardato per me un miniappartamento in Germania per l’anno prossimo- è l’unico nella zona che mi interessa-,sembra favoloso,anche il prezzo,ma ho già adocchiato il divano-letto,riconoscibile come ikea con materasso sottilissimo,sai io sono una nonna,purtroppo,la schiena…ho delle esigenze,min.20 cm.E questi piumoni pesantissimi estate e inverno,nessuna coperta da sovrapporre!Persino nell’albergo tre stelle e mezzo,l’anno scorso,di design,sfilavo di notte il piumone per dormire solo col sacco.Mah,viaggiate tanto,ragazze,finchè potete dormire ovunque!Grazie per rispondere!

  3. aldo says:

    Non ho resistito nel commentare AIRBNB.
    Ho fatto una prenotazione, con regolare carta di credito, solo che 2 giorni dopo il proprietario ha disdetto senza motivazione plausibile (secondo me un giorno era troppo poco, ma nella presentazione della sua casa era ammesso un giorno solo).
    Airbnb mi propone di riciclare quanto versato su di altri o di rendere l’importo.
    Penso “poco male in qualche minuto ne trovo un altro”
    E qui sono iniziati i dolori: non sono più riuscito a prenotare da qualsiasi altra parte perché alla fine della prenotazione la loro procedura mi blocca regolarmente, risultato: perso soldi e impossibilitato a prenotare da qualsiasi altro.

    Sono stato contattato via mail con un suggerimento completamene inutile, mi ha telefonato un tizio sabato scorso, ma io ero in giardino non me ne sono accorto, ed essendo un N° da centralino non ho potuto replicare, ho indicato un orario in cui chiamarmi ma dopo 2 gg nessuno si è fatto vivo.
    Risultato: persi i soldi e impossibilità di prenotare da altri.
    Ieri ho visto un servizio su REPORT , RAI TRE, c’era l’AD di AIRBNB Italia, ebbene costoro si prendono il 10% di provvigione su ogni vendita: è molto, troppo!
    Morale: siamo riusciti a far guadagnare gli americani sul nostro turismo.
    Sarei curioso di sapere se l’IVA per le operazioni fatte in Italia la pagano in Italia?

    Aldo Martelli

    1. laragazzaconlavaligia says:

      ciao Aldo

      scusami per il ritardo nella risposta, avevo ospite mio fratello e mi sono completamente disconnessa! Ti ringrazio per il tuo commento, avere più punti di vista può aiutare i miei lettori a scegliere se utilizzare Airbnb oppure no.

      Personalmente l’ho utilizzato diverse volte e mi sono trovata bene, per questo ancora lo consiglio come una delle possibili risorse da utilizzare (ma non necessariamente la migliore o la più conveniente). Anche a me è stata cancellata una prenotazione e l’ho trovato molto seccante perchè trattandosi di un weekend di altissima stagione (c’era un evento importante nella città in cui andavo) tutte le altre camere erano già prenotate. Per pura fortuna ho trovato una stanza in ostello, prenotata attraverso un altro sito, che però essendo stata prenotata a ridosso dell’evento mi è costata più della mia prenotazione su Airbnb, che avevo effettuato con largo anticipo appunto per evitare il problema dei prezzi dell’ultim’ora. Nel mio caso i soldi li ho riavuti subito, la procedura di rimborso è stata facilissima e veloce, senza bisogno di dover contattare il servizio clienti. Mi è capitato in un’altra occasione di dover contattare il servizio clienti perchè per una nuova procedura Airbnb bisognava fornire copia elettronica del proprio documento e io ogni volta che facevo l’upload del file mi veniva un messaggio di errore. Il servizio clienti mi ha risposto tempestivamente e il problema è stato facilmente risolto.

      Il discorso IVA penso andrebbe fatto per tutta la sharing economy e non solo per Airbnb: ormai chiunque di noi può in pochi minuti aprirsi un account in uno di questi siti, offrire un servizio (che può essere l’affitto di una stanza, un auto, una cena privata o infiniti altri) e guadagnare soldi. Ma chi controlla questi guadagni? E come vengono o andrebbero tassati? Anni fa mi era venuta la tentazione di affittare un letto in casa mia tramite Airbnb e avevo cercato informazioni al riguardo. Sul sito non ho trovato nulla, in pratica ti dicono che devi rispettare le leggi del paese in cui vivi e son cazzi tuoi scoprirle. Il che mi sembra un discorso un po’ infame visto che un privato si guadagnerà dal si e no qualche centinaio di euro mentre loro ci fanno i milioni.

      10% di commissioni per un sito di prenotazioni ti assicuro che è nella norma, direi anche poco. Siti come Expedia o Booking si prendono molto, molto di più.

      Sul fatto che gli americani guadagnino sul turismo in Italia dobbiamo fare mea culpa. Purtroppo molti operatori del turismo in Italia non sono per niente professionali e non mi sembra (parlo da espatriata) ci siano significativi investimenti nel turismo. Il che è assurdo, perchè con il patrimonio artistico e paesaggistico che abbiamo in Italia potremmo campare solo di turismo.

      Se hai aggiornamenti sulla tua vicenda Airbnb e vuoi raccontarceli, son certa che ad altre persone sarà utile sapere com’è andata a finire.

      Buona giornata,
      Arianna

  4. Paolo says:

    Non capisco l’utilità di aribnb….gli appartamento sono costosissimi e la tutela del cliente è sotto zero
    E’ incredibile constatare che non c’è nessuna mail per poterli contattare per chiarimenti su problematiche che possano sorgere. il mio consiglio su airbnb è….statene lontani!!!

    1. laragazzaconlavaligia says:

      Sono 100% d’accordo con te sulla difficoltà di contattare AirBnb, cosa che mi manda in bestia e in un paio di occasioni mi ha fatto rinunciare a prenotare.

      Sul prezzo dipende, ci sono alloggi di lusso e quindi molto costosi e altri a prezzi decisamente migliori. Io uso AirBnb perchè a volte è l’unica risorsa per trovare un alloggio che rientri nel mio budget. Mi è successo a Neww York, per esempio, dove non trovavo un ostello a meno di 40 euro a notte (in dormitorio!!) mentre con AirBnb ho speso 20. Di recente volevo prenotare una notte a Salisbury e AirBnb era la risorsa più economica, circa 20 euro in meno a notte e in una zona migliore. Peccato che l’host non mi ha mai risposto quindi ne deduco che dovrò cercare altrove.

  5. Moira says:

    Ciao,
    Se può essere utile la mia esperienza, uso Airbnb da anni in qualità di host e viaggiatrice. Ho raccontato alcuni episodi negativi e positivi, sul mio blog, le principali cose a cui fare attenzione e come tutelarsi al meglio in qualità di viaggiatore e in qualità di proprietario di casa che affitta il suo alloggio quando non lo usa ;)

    1. laragazzaconlavaligia says:

      consigli davvero utili, Moira. Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.