Dolci emozioni a Padova: le migliori pasticcerie

Io sono molto golosa e nella vita credo di aver frequentato più pasticcerie che ristoranti e bar. Per le persone come me e per chi viaggia con bimbi smaniosi di soddisfare un’improvvisa voglia di dolce ho creato una mini-guida alle migliori pasticcerie di Padova, la mia città natale.

È una lista molto personale, divisa in una prima parte scritta con il cuore dove a farvi da guida sono i miei ricordi personali e una seconda scritta con il cervello in cui a guidarci (voi e me) sono degli esperti.

La prima parte non è la classica guida turistica: vi porto in alcune pasticcerie famose ma anche in altre dove solo un padovano vi dirà di andare. La seconda vi porta dritti al top. Sono certa che prima e seconda parte sapranno accontentare le dolci aspettative di chiunque!

L’articolo si conclude con una breve chiosa su come evitare una classica fregatura da turisti…

Le migliori pasticcerie di Padova secondo me

La prima – e più corposa – parte di quest’articolo è dedicata alla lista di pasticcerie che io frequento regolarmente. Sono i luoghi dove vado con piacere ogni volta che torno a Padova.

Alcune di queste si trovano in centro, altri in quartieri periferici. Alcune sono famose anche a livello internazionale, altre sono note solo a chi vive in quel quartiere. Perché mai andare in locali sconosciuti? Per vivere la famosa “esperienza autentica” da gente del posto.

State tranquilli, il mio sguardo è velato dall’affetto e dai ricordi ma il palato sa ancora giudicare bene: le torte, le pastine, le brioches, i pasticcini, i gelati e le altre bontà delle pasticcerie da me consigliate non deludono.

Caffè Pedrocchi: dolci di lusso

Pedrocchi sì o no? Beh sì. Costa caro ma se siete in visita in città fate bene a regalarvelo. Lo storico Caffè Pedrocchi, elegante locale di fama internazionale, è uno dei luoghi simbolo di Padova e viene inserito in ogni lista di cose da vedere in città.

Pur non raggiungendo i livelli del Florian a Venezia, i prezzi del Pedrocchi sono alti e l’atmosfera snob. Io infatti l’ho snobbato per anni… ahahah… ma poi mi sono fatta convincere da un’amica e due anni fa mi sono seduta a un tavolo per la prima volta. Su suo consiglio ho ordinato lo Zabaione Stendhal e ho sviluppato una sorta di dipendenza.

Il Pedrocchi non è mai stato esattamente una pasticceria, la zona pasticceria è stata aggiunta pochi anni fa ricavandola da due sale storiche del caffè. Purtroppo (o per fortuna, a seconda dei gusti) è stato arredata in stile moderno e io preferisco godermi il mio zabaione comodamente seduta nella sala principale del Caffè. C’è da dire però nella pasticceria trovate un maggiore assortimento di paste e pasticcini (e credo prezzi leggermente più bassi… ma questo è da verificare).

Pasticceria Biasetto: il campione del mondo

Sempre in tema di merenda chic potete andate alla pasticceria Biasetto in zona Pontecorvo, raggiungibile a piedi dal Santo.

Il personale è freddo come il ghiaccio, l’ambiente molto formale (a me mette un po’ a disagio) e i prezzi decisamente superiori alla media, ma la bontà dei loro pasticcini e dolci merita una sosta. Hanno vinto il campionato mondiale di pasticceria in più occasioni, vorrà pur dire qualcosa.

Pasticceria Wiennese: eleganza e calore, il mio #1

Una pasticceria a cui sono molto legata affettivamente e che vi consiglio di cuore è la Pasticceria Wiennese nei pressi della sede universitaria di Palazzo Maldura. È ancora centro, anche se fuori dai circuiti turistici battuti, e ci si arriva in pochi minuti a piedi attraversando un ponte a me tanto caro, Ponte Molino.

Anche la Pasticceria Wiennese si contraddistingue per un ambiente elegante ma l’atmosfera è molto più calda e accogliente rispetto a quella dei locali blasonati che vi ho già citato; la bontà di paste, pasticcini e dolci non teme confronti e i prezzi sono meno… “snob”.

Ho conosciuto questo locale quand’ero una diciannovenne mingherlina e ho fatto una prova per un lavoro. Ero un vero disastro, in una settimana ne ho combinate di tutti i colori, ciononostante i proprietari hanno avuto molto tatto nel comunicarmi che non ero adatta per quel lavoro e io ho sempre conservato un bel ricordo di quell’esperienza.

Qualche volta sono tornata a trovarli ricordandogli chi ero, poi me ne sono andata da Padova, le visite si sono fatte più rade e alla fine ho smesso di dirgli che ero la tizia imbranata della prova. Ormai son certa che non si ricordano di me ma io quando posso ci torno lo stesso.

Il locale si ispira nell’arredamento e nelle proposte dolciarie alle storiche caffetterie austriache; non è cambiato molto da quando ci lavoravo io, anche se è stata aggiunta una sala ed oltre alla pasticceria oggi serve anche pranzi e aperitivi.

Ah… il nome ufficiale è Wiennese con la W, ma per me sarà sempre Viennese con la V!

 

Visualizza questo post su Instagram

 

I pasticcini più buoni di Padova 🍰

Un post condiviso da Sophia Andreatta (@sophiaveg) in data:

Pasticcerie di Guizza e Salboro: dolci ricordi d’infanzia

Eccoci giunti al vero momento Amarcord, in cui vi parlo di tre pasticcerie che nessuna guida turistica vi consiglierà e io invece sì.

Sono le tre pasticcerie che ho frequentato durante la mia infanzia, l’epoca della golosità per eccellenza nella vita di ogni individuo, quindi i tre locali dove mi sono ritrovata a sbavare con il naso appicciccato al vetro… solo per pochi secondi, naturalmente, perché con un gesto brusco ma inequivocabile mia madre mi rimetteva a mio posto. Le madri venete d’altri tempi sapevano far capire ai bimbi come comportarsi, anche di fronte alla vetrina più allettante.

Bando alle ciance, le tre pasticcerie che mi hanno resa felice da bambina sono Guariento, San Marco e Donà. Si trovano alla Guizza (le prime due) e Salboro (la terza), due quartieri residenziali di poco interesse per il turista. Forse alla Guizza potrebbe capitarvi di passare, magari per un evento che si svolge al cinema Porto Astra oppure per il mercatino bio del sabato mattina; a Salboro non credo proprio a meno che per qualche strano motivo non abbiate prenotato il vostro alloggio in zona.

La Pasticceria Donà mi ricorda le domeniche a pranzo dai parenti. Salboro è il quartiere dov’è nata mia mamma e Donà è la pasticceria dove mi mandavano a prendermi le spumiglie quando volevano tenermi buona. Era il posto dove ci fermavamo a prendere le pastine prima di andare dagli zii della mamma e anche quello dove tante torte di compleanno sono state acquistate.

Caduta nel dimenticatoio per tantissimi anni, due anni fa m’è presa voglia di tornarci e mi son detta che è il posto giusto per me. Un locale senza fronzoli, pressoché uguale a come me lo ricordavo. Ci sono ancora le perline di legno alle pareti che tanto mi piacevano. E ci sono ancora le spumiglie!

Ha una zona esterna perfetta per bere un caffè o fare un aperitivo al fresco consigliata a chi come me detesta i locali modaioli. Qui potete venire vestiti come vi pare, senza bisogno di passare dal parrucchiere per la piega, e verrete serviti con un’informale cordialità che vi farà sentire a casa.

Dopo Donà la pasticceria dove abbiamo comprato più torte di compleanno è Guariento, storica pasticceria lungo via Guizza, l’arteria principale di uno dei quartieri più popolati di Padova. Più elegante di Donà, rimane un ambiente dove ci si può sentire totalmente a proprio agio.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Luca Bompadre (@il_bomp) in data:

San Marco invece da piccola mi metteva soggezione. Era una di quelle pasticcerie che vuole darsi un tono e io figlia di operai là dentro mi sono sempre sentita giudicata e derisa. Le pastine però erano buone… oddio se erano buone! E poi era la pasticceria più vicina a casa, per cui ingoiavo l’orgoglio e ci andavo. D’altronde basta un poco di zucchero e la pillola va giù, e di zucchero con quelle pastine io ne facevo il pieno.

Da adulta mi ha fatto tutt’altra impressione, sarà che ormai del giudizio altrui non me ne curo più o sarà che quei giudizi che nell’infanzia mi avevano tanto condizionata erano più che altro nella mia testa? Boh. Adesso è un locale dove vado volentieri, è a due passi dalla piazza del mercato e ha una piccola saletta sul retro con divani molto comodi. Pastine e brioche buoni come me li ricordavo.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Pasticceria San Marco Padova (@pasticceria_sanmarco) in data:

Se volete farvi guidare dai miei dolci ricordi d’infanzia ecco gli indirizzi delle tre pasticcerie:

Pasticceria Donà, via Leto Pomponio,11, 35124 Padova
Pasticceria Guariento, via Guizza Conselvana 74, 35125 Padova
Pasticceria San Marco, via Antonio Genovesi, 1, 35125 Padova

Pasticceria Ballico: una recente piacevole scoperta

A pochi minuti a piedi da Prato della Valle, una delle attrazioni top di Padova, si trova una pasticceria nascosta sotto i portici che ho scoperto di recente pur essendo un locale storico. Poche sono le mie esperienze dirette, ma sufficienti per consigliarvela come locale da gente del posto, per niente turistico.

È la piccola ma fornitissima pasticceria Ballico: fateci un salto.

Le top 6 pasticcerie di Padova secondo Gambero Rosso

La seconda parte di questa mia lista delle più dolci emozioni di Padova è obiettiva: i consigli sono dettati da criteri di qualità oggettiva e non da affetto personale. Vi segnalo le migliori pasticcerie di Padova e provincia riportate da Gambero Rosso, un nome che è sinonimo di eccellenze enogastronomiche.

Se preferite farvi guidare da esperti del gusto anziché dai miei ricordi intrisi d’affetto ecco gli indirizzi per voi:

Racca

via Pietro Fortunato Calvi 8, 35122 Padova – sito web

Le Sablon

via Guido Reni, 67, 35134 Padovasito web

Biasetto

via Jacopo Facciolati, 12, 35126 Padova – sito web  (è la stessa di cui vi ho già parlato sopra)

L’arte della pasticceria

via Roma 76, 35020 Albignasego PD – sito web

D&G Patisserie

via Monte Grappa, 30, 35030 Selvazzano Dentro PD – sito web

Marisa

via Roma, 422, 35010 San Giorgio delle Pertiche PD – sito web

No al Dolce Sant’Antonio

Quello che viene spacciato per dolce tipico di Padova, il Dolce Sant’Antonio, è una fregnaccia per turisti.

Non ha niente di tipico. Non ricordo di averlo mai visto né sentito nominare durante la mia infanzia, né a casa mia né a casa di nessun altro. Poi è spuntato dal nulla come invenzione (geniale) di una pasticceria padovana, e ora è in vendita come “prodotto tipico” in molte pasticcerie del centro e altre pasticcerie importanti della città.

Credete a una padovana, molto più tipica è la torta margherita che facevano mia mamma, mia zia e mia nonna: il dolce casalingo per eccellenza della nostra famiglia, un vero must di primavera. A noi piace molto più della colomba pasquale.

Un altro dolce da provare se non siete della zona è il Poenta e Osei, che ho scoperto da adulta essere un dolce tipico di Bergamo ma che io ho sempre considerato molto veneto ed è quello che più spesso ho chiesto come dolce di compleanno. Si tratta di un pan di spagna di forma rotonda ricoperto da una glassa di marzapane gialla su cui vengono appoggiati degli uccelletti  (osei) di cioccolato. Buooooono!

Ti è piaciuto quest'articolo? Condividilo! Facebooktwitter

Comments

  1. Giovanni says:

    Interessante! .. grazie! .. ho cominciato a leggere ora .. e domani sera tornerò “a casa”…. Devo sbrigarmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.