Avviso ai lettori – Occhio alla data

Miei cari più di quattro ma poco affezionati lettori, mi sono accorta che un post conteneva informazioni non aggiornate e, pertanto, sbagliate. L’ho aggiornato, ma mi è venuto in mente che potrebbero esserci qua e là altri post che necessitano di aggiornamento.

Ahimè, sarò onesta: mi sforzo di far sì che le informazioni contenute in questo blog siano aggiornate, ma non posso garantire che lo siano *sempre*. Nemmeno le mie amate Lonely Planet, così come tutte le altre guide turistiche serie, possono assicurare informazioni costantemente aggiornate, per un semplice motivo pratico: le cose cambiano, a volte velocemente.

Pertanto ricordate: le guide turistiche, stampate o online, sono come i cibi comprati al supermercato: prima di consumarli è bene controllare la data di scadenza. O, nel caso dei blog e delle guide turistiche, la data di pubblicazione. In altre parole, le informazioni sono corrette alla data di pubblicazione. Questo vale ovviamente per chi scrive, o cerca di farlo, seriamente. Gli altri invece possono dare con assoluta nonchalance, e poco rispetto del lettore, informazioni non aggiornate già nel momento in cui le scrivono. Un esempio? Questo articolo su Dublino, in cui l’autrice consiglia un ristorante chiuso circa un anno prima della data di pubblicazione del post. (aggiornamento 2020: l’articolo citato non è più online)

Se, come spero, leggete questo blog per trovare qualcosa di utile, ricordatevi di dare sempre un’occhiata alla data di pubblicazione del post. Se è molto recente, con buona approssimazione potete stare tranquilli sull’attendibilità di quanto ho scritto. Se è passato un po’ di tempo vi consiglio di ricontrollare le informazioni altrove. Con una breve ricerca online potrete confermare se quanto ho scritto è ancora valido.

Come dicevo, questo vale sia per Laragazzaconlavaligia.com sia per tutte le altre fonti di informazioni che avete consultato. Nel caso del mio blog, se siete pigri sarò felice di fare questo controllo per voi. Lasciate un commento nel post che vi interessa e io mi metto alla ricerca! Aiuto voi e aiuto me, mantenendo aggiornato il mio blog : )

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Comments

  1. Giuseppe says:

    Ciao! Complimenti per il post :) pure se sono 4 lettori l’osservazione che hai fatto è correttissima. In un blog di viaggi capita molto spesso di citare un posto o un luogo dove si è mangiato che poi magari successivamente al viaggio ha chiuso, come può variare il costo del biglietto di un museo. I TB più esigenti magari rileggono spesso i loro articoli, ma quando hai quasi 2000 post è un po’ difficile.

    1. laragazzaconlavaligia says:

      Gli errori li fanno tutti, anche i professionisti. Figuriamoci noi blogger del tempo libero… Ho solo pensato che se apri un blog per dare informazioni utili ai tuoi lettori devi anche avere onestà e rispetto verso i tuoi lettori. E anche prenderti le tue responsabilità quando scrivi cazzate (e qui faccio mea culpa).

      Grazie per essere passato di qua, torna a trovarmi : )

  2. Scrivo sul mio blog da più di un anno e in effetti nessuno mi aveva ancora dato della cialtrona, ma c’è sempre una prima volta nella vita. Oltretutto la cosa che mi spiace è che a farlo sia una “ragazza con la valigia” come me.
    Ti spiego come è andata: sono andata in Irlanda nell’agosto 2010, e quindi il locale che consigliavo in quel post fino ad allora era aperto. Poi, ad aprile 2011, ho scritto il mio post su Dublino, che trovi qui:
    http://thegirlwiththesuitcase.blogspot.it/2011/04/dublin-and-irish-2.html
    A dicembre 2011, infine, i ragazzi di Travel Different mi hanno chiesto di mandar loro un pezzo su Dublino. E quindi, con grande gioia, ne ho preparato uno nuovo prendendo comunque spunto dal mio post di aprile. Mancanza mia, lo ammetto, non aver controllato che quel ristorante fosse ancora aperto siccome era passato un anno, ma mi risulta comunque difficile farlo trovandomi in Italia e non in Irlanda. Ho già espresso il mio dispiacere per l’informazione sbagliata, e quanto è accaduto mi ha insegnato a stare bene attenta a ciò che scrivo. Credo possa capitare, soprattutto non essendo questo il mio lavoro ma una semplice passione.
    Ad ogni modo, io prima di giudicare negativamente una persona per un singolo caso mi andrei a vedere meglio l’intero lavoro svolto (attento e minuzioso, lasciamelo dire). Ma questo è quello che farei io, tu sei libera di definirmi come preferisci. :)

    1. laragazzaconlavaligia says:

      Colpito e affondato. Il cialtrona era decisamente fuori luogo: una parola usata con troppa facilità, che va bene quando la uso per fare autoironia e/o autocritica – così mi autodefinisco in post e commenti – ma non in altri contesti.

      Ti devo le mie scuse.

      Rimango dell’opinione che il tuo articolo sia un pessimo esempio di travel writing, per motivi sui quali stavo scrivendo un post (in sintesi: informazioni approssimative e troppi luoghi comuni). Il post non è mai stato finito, ma se ti può servire come spunto per migliorare te lo posso inviare in privato.

      La bozza terminava così: “Facile criticare, molto meno costruire. Io però le critiche sulla mia scrittura le ho sempre trovate molto utili. Se siete amici, distruggetemi senza pietà! Saprò far tesoro della vostra cattiveria : ) ”

      Ti ringrazio di esserti presa la briga di rispondermi perchè mi hai fatto riflettere su alcune cose. Spero che da questo incidente possa nascere un utile scambio di opinioni.

      Cheers!

      ari aka la ragazza con la valigia

      1. In effetti ricevere complimenti per i post che scrivo è piacevole, senza dubbio, ma è molto utile la tua critica: infatti ora vorrei capire come mai definisci quel post approssimativo e pieno di luoghi comuni. Ricordo che quando l’ho scritto il mio intento era di raccontare la mia esperienza e dare quindi qualche consiglio a chi Dublino non l’ha ancora vista ed ha solo 2 giorni. Quelle, secondo me, sono le cose che andrebbero viste, ma è la mia opionione, la mia esperienza dettata dal mio gusto personale. Mi è stato chiesto di raccontare la mia Dublino, e l’ho raccontata.
        E infine, mi chiedo come avrei dovuto fare per scoprire che il ristorante nominato aveva chiuso. Non posso, non è il mio lavoro, mettermi a telefonare a tutti i locali/hotel/musei in giro per il mondo che nomino nei miei diari di viaggio, per essere certa che siano ancora aperti mentre scrivo. Tanto di cappello a chi lo fa. :)

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