Sentiero delle Foreste Sacre: 7 giorni di verde e silenzio

Il Sentiero delle Foreste Sacre è un cammino adatto ad anime solitarie e veri amanti del verde (quindi gente rispettosa della natura, no ecoturisti della domenica). Ne ho percorso 6 tappe su 7, con qualche modifica al cammino standard: ho spezzato la seconda tappa, che per me rappresentava la prima, e mi sono fermata a Camaldoli tre notti anziché una, compiendo escursioni in giornata.

Di questo cammino italiano ricordo il verde e il silenzio. Per 10 giorni ho camminato in foreste che sembravano non finire mai, circondata da alberi e piante bellissimi che sembravano volermi accogliere e proteggere. Senza incontrare anima viva per ore. In un paio di occasioni ho percorso una tappa intera incontrando in tutto non più di tre persone. Un’immersione nella natura così totale non ricordo di averla mai vissuta.

Alla bellezza rigenerante della natura si accompagna anche una forte carica spirituale. Lungo il percorso si incontrano tre luoghi sacri (il Sacro Eremo di Camaldoli, il Monastero di Camaldoli e il Santuario francescano di La Verna) di grande importanza. Ma a saper ascoltare anche le deliziose chiese di paese hanno molto da dire su misticismo, suggestione, valori e ideali.

Si è trattato di un viaggio terapeutico per me, deciso all’ultimo momento e non organizzato. Le informazioni online che ho trovato sono poche, spero con questo articolo di aiutare qualcun altro a fare la meravigliosa esperienza che ho fatto io.

Dove si trova il Sentiero delle Foreste Sacre

Questo cammino si svolge tra Emilia-Romagna e Toscana, quasi interamente all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

La partenza ufficiale è da Lago di Ponte, ma alla data del mio viaggio era consigliato partire da San Benedetto in Alpe, provincia di Forlì-Cesena.

L’arrivo è a Chiusi La Verna, località in provincia di Arezzo.

Sentiero delle Foreste Sacre: tappe e mappa

Le tappe ufficiali sono 7. Sono tutte di livello escursionistico.

Tappa 1 Lago di Ponte – San Benedetto in Alpe

8,6 km – 3/4 ore

ATTENZIONE!!! alla data del mio cammino (fine settembre/inizio ottobre 2023) questa tappa non era percorribile causa terremoto. Per aggiornamenti consultare il sito ufficiale del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi o chiamare gli uffici informazioni del parco.

Tappa 2 San Benedetto in Alpe – Castagno d’Andrea
19,7 km – dislivello 1130 – 7/8 ore

Possibilità di spezzare la tappa dormendo a Soagi, 15 minuti a piedi dal Passo del Muraglione. Da lì a Castagno d’Andrea sono 2/3 ore.

Tappa 3 Castagno d’Andrea – Prati della Burraia / Passo della Calla (località Campigna)
19,4 km – dislivello 1080 – 5/6 ore

Tappa 4 Prati della Burraia / Passo della Calla – Camaldoli
13 km – dislivello 640 -5/6 ore

Tappa 5 Camaldoli – Badia Prataglia
13,4 km – dislivello 920 -4/5 ore

Tappa 6 Badia Prataglia – Biforco (Variante Biforco) o Rimbocchi (Variante dei Romei)
20,2 km – dislivello 560 – 6/7 ore variante più lunga

Tappa 7 Biforco o Rimbocchi – La Verna
8,7 km – dislivello 530 – 3/4 ore

Lunghezze, dislivelli e orari sono indicativi. I dati corretti dipendono da dove effettivamente vi fermate a dormire e dal vostro ritmo di camminata.

Per non confondersi:  altri cammini lungo il percorso

Il Sentiero delle Foreste Sacre coincide con un tratto dell’Alta Via dei Parchi e il tratto finale del Cammino di Sant’Antonio (con una breve deviazione nell’ultima tappa).

Lungo il percorso si incrociano numerosi altri cammini, tra cui il Cammino di Dante, il Cammino di San Vicinio e la Via di Francesco Toscana. Attenzione a seguire queste frecce perché alcuni tratti coincidono ma in altri i percorsi si differenziano notevolmente.

Quale mappa comprare e dove

Indispensabile partire con una buona mappa escursionistica. Io avevo la cartina Parco Nazionale Foreste Casentinesi di Monte Editore ma possono andare bene altre cartine escursionistiche della zona. La mia non riporta il percorso del Sentiero delle Foreste Sacre.

La cartina escursionistica che vi serve si può acquistare in zona, l’ho vista al Centro Visite del Parco a San Benedetto in Alpe, in alcuni bar e in alcune strutture ricettive. Meglio ancora procurarsela prima di partire, in modo da avere tempo di studiare il percorso.

Esiste anche una guida cartacea di cui però non ho sentito la necessità: le pagine con le informazioni pratiche (descrizione tappe, mappe sentieri, elenco strutture ricettive, autobus per tornare) sono scaricabili gratuitamente dal sito del parco.

Consiglio l’acquisto della guida a chi vuole anche informazioni storico-culturali o a chi vuole poter consultare le informazioni su cartaceo anziché controllare sempre da cellulare. La trovate negli stessi posti che vendono le cartine escursionistiche.

Segnaletica

La segnaletica ufficiale di questo cammino è una freccia con la scritta “Sentiero delle Foreste Sacre” incisa nel legno e dipinta di verde. In molti casi il colore è sbiadito e a volte la scritta non è ben leggibile, ma la freccia rimane comunque facilmente individuabile.

Nelle tappe 2-6 la segnaletica è molto buona. In caso di dubbi vi possono aiutare le frecce del Cammino di Sant’Antonio o dell’Alta Via dei Parchi.

Unico punto critico: i prati della Burraia.

Lì ci siamo persi in quattro. Ad un incrocio senza frecce siamo andati tutti dritti mentre il percorso corretto era il sentiero che svoltava verso sinistra in discesa. A fuorviarci è stata la scarsa visibilità: in una giornata limpida probabilmente si notano le frecce poco più giù e magari si può anche già vedere il Rifugio CAI Forlì, che portano alla direzione corretta.

Andando dritti a un certo punto si incontrano indicazioni per il Monte Gabrendo: è la direzione errata.

Nella tappa 7 la segnaletica andrebbe migliorata. Dopo l’uscita da Biforco mi sono un po’ confusa e ho finito per seguire il Cammino di Sant’Antonio, che però in quest’ultima tappa si discosta dal Sentiero delle Foreste Sacre non passando per il Casalino. Poco male se fate lo stesso errori: i due percorsi hanno più o meno la stessa lunghezza e ad un certo punto si ricongiungono.

A mandarmi in confusione è stata la scritta “Variante dei Romei” sulla freccia del Sentiero Foreste Sacre. Pensavo che in quel punto le varianti fossero già riunite e non volevo rischiare di fare un giro più lungo.

Attenzione alla segnaletica CAI (bianco/rosso): la zona è strapiena di sentieri e a volte sapere di essere su un sentiero non aiuta a capire se si è nella direzione giusta!

Quanto costa fare il Sentiero delle Foreste Sacre

Come tutti i cammini italiani, il Sentiero delle Foreste Sacre non è economico come il Cammino di Santiago. Scordatevi di trovare un albergue a 10€ colazione inclusa e menu del pellegrino con 3 portate bevande incluse a 15€.

Gli alloggi economici esistono, ma il problema è il cibo. I negozi di alimentari lungo il cammino sono scarsi o inesistenti, a seconda della tappa, il che spesso costringe ad andare a mangiare al ristorante. Il che fa lievitare notevolmente il costo del cammino.

L’unico menu del pellegrino che ho trovato è stato quello del monastero di Camaldoli, 14€ per primo, secondo, frutta, acqua e vino. Va prenotato il giorno stesso al bar. La cena viene servita alle 19:30. E’ possibile anche pranzare.

I prezzi degli alloggi variano notevolmente a seconda del tipo di alloggio:

  • ostelli o posti letto in rifugi /punti tappa: dai 10€ ai 20€
  • b&b: da 35€ in su (anche 90€ la doppia o più…)

Naturalmente viaggiando in due/tre si risparmia perché si evita il supplemento singola o si divide il costo della camera, a seconda del tipo di alloggio.

Quanto ho speso per fare il Sentiero delle Foreste Sacre

Per aiutarvi a capire il possibile costo del Sentiero delle Foreste Sacre vi riporto in dettaglio tutte le spese da me sostenute giorno per giorno.

Spese giornaliere Sentiero delle Foreste Sacre

7€ pranzo al sacco + 23€ treno, 5€ bus + 20€ alloggio + 15€ cena ristorante
9.50€ colazione + pranzo al sacco + 2.50€ tavoletta cioccolata + 45€ alloggio mezza pensione + 2.50€ gingerino
15€ alloggio + 15€ alimentari (cena + colazione + snack per l’escursione)
20€ alloggio + 25€ pranzo ristorante
5€ colazione + 35€ alloggio + 11,50 pizza in pizzeria
35€ alloggio + 9€ colazione+pranzo al sacco + 14€ cena in monastero
10€ alloggio + 24€ alimentari (colazione, pranzo, cena). Extra 13€ (olio essenziale)
69€ alloggio mezza pensione + 2€ panino escursione. Extra 10€ (escursione notturna con guida ambientalista)
18€ alloggio + 20€ alimentari (cena, aperitivo, colazione e panini per escursione)
4€ alimentari + 4,30€ treno per Arezzo + 33€ treno per Terme Euganee.
Totale 10 giorni extra inclusi: 521.30€

La media giornaliera (extra esclusi) è di 49,83€. Questo solo per mangiare, dormire e muoversi con i mezzi pubblici.

Nessuna concessione al lusso: gli alloggi sono sempre stati i più economici che ho trovato, e in alcuni si è trattato di sistemazioni molto spartane. Nei pranzi e cene al ristorante mi sono limitata a una portata e una bevanda analcolica, con una sola eccezione (pranzo con secondo, contorno, birra artigianale e caffè).

Per i miei standard decisamente non è stato un viaggio economico, ma forse per altre persone è un costo nella norma. Dipende sempre da ciò che si è abituati a spendere. In ogni caso io non mi pento: per il benessere che mi ha dato valeva tutti i soldi spesi.

Tenete presente inoltre che io ho allungato la durata di questo cammino spezzando una tappa e fermandomi a Camaldoli più del necessario.

Dove dormire sul Sentiero delle Foreste Sacre

Non vi sono molte strutture ricettive lungo il Sentiero delle Foreste Sacre: i borghi di fine tappa sono molto piccoli e poco turistici.

Riporto l’elenco di ostelli, b&b e rifugi dove ho soggiornato lungo il Sentiero delle Foreste Sacre. I prezzi si riferiscono al periodo di BASSA STAGIONE.

Alloggi economici Sentiero delle Foreste Sacre

Località (tappa)
Alloggio
Prezzo Uso cucina Lungo il Sentiero?
San Benedetto in Alpe (1) Ostello il Vignale 20€ a persona in dormitorio No
Soagi (2) Casa vacanze Soagi 35€ intera casa + 10€ contributo colazione e cena
Castagno d’Andrea (2) Punto Tappa GEA 15€ a persona in dormitorio
Passo della Calla (3) Rifugio CAI 20€ a persona in dormitorio
Camaldoli (4) Camping Camaldoli 35€ bungalow per due persone No No (circa 2 km)
Camaldoli (4) Eremo di Camaldoli, spazio autogestito Offerta consigliata 10€ a persona in dormitorio
Badia Prataglia (5) Rifugio Casanova 69€ singola mezza pensione No No (circa 3,5 km)
Biforco (6) Locanda Nonna Menica 18€ posto letto

Attenzione agli alloggi riportati sulla scheda PDF scaricabile dal sito del Parco delle Foreste Casentinesi (la stessa che trovate sul libro cartaceo). Alcuni di questi sono fuori dal sentiero ma con deviazioni non troppo impegnative, come il Rifugio Casanova di Badia Prataglia, altri invece sono totalmente fuori rotta, come ad esempio il Rifugio Fontanelle.

Prima di prenotare controllate su una cartina l’esatta posizione dell’alloggio.

Si può cucinare negli alloggi del Sentiero delle Foreste Sacre?

Rifugi CAI, punti tappa, foresterie e bivacchi hanno solitamente una cucina a disposizione degli ospiti. Il che sembra una figata, perché cucinare a casa consente un notevole risparmio rispetto ai pasti al ristorante. Ma c’è un ma. In molti casi si ha la cucina ma non si trovano in loco negozi di alimentari.

Proprio così: i negozi di alimentari sono una rarità nei borghi di fine tappa. Li ho trovati solo qui:

  • San Benedetto in Alpe
  • Castagno d’Andrea
  • Badia Prataglia
  • Biforco

Ahimè, su 4 due si trovavano in località dove non avevo uso cucina. Quindi solo due volte sono riuscita ad avere cucina E negozio di alimentari. Tenete inoltre presente che sono piccoli negozi di paese, scordatevi gli orari prolungati degli ipermercati. Nel caso di Biforco, gli alimentari si acquistano al bar – circolo arci, l’unico locale/negozio di tutto il paese. Gli orari di apertura sono molto ridotti, quindi occhio se arrivate tardi.

Dormire nei monasteri del Sentiero delle Foreste Sacre

Sono tre i luoghi sacri che aprono le porte ai pellegrini del Sentiero delle Foreste Sacre:

  • eremo di Camaldoli, nella foresta
  • monastero di Camaldoli, nel minuscolo borgo di Camaldoli
  • Santuario de la Verna, nella foresta, a circa 3/4 km da Chiusi de La Verna

L’eremo di Camaldoli offre spazi in foresteria con mezza pensione oppure posti letto in uno spazio autogestito con cucina. Nello spazio autogestito c’è un’unica camerata con letti a castello per un totale di circa 12 persone (circa perché non ricordo il numero esatto!), un bagno e la cucina.

Dormire nei monasteri delle Foreste Sacre è sicuramente un’esperienza affascinante ma richiede organizzazione. Sono tre luoghi famosi, molto visitati, inoltre come già detto in questa zona si incrociano molti cammini. Risultato: quasi sempre i posti letto nei monasteri vanno esauriti.

!!Se è un vostro forte desiderio dormire in uno di questi luoghi prenotate con largo anticipo!!

Organizzare o non organizzare?

Sono molto combattuta se consigliarvi di prenotare gli alloggi per tutte le tappe prima di partire oppure no. Io sono partita senza aver prenotato niente. Ho chiamato l’ostello di San Benedetto in Alpe quando sono arrivata in paese e per la prima tappa ho prenotato la mattina stessa della partenza. Alcune notti non le ho prenotate, sono arrivata in paese e ho chiesto. Le altre sono state prenotate quasi tutte una o due sere prima.

Non aver organizzato mi ha permesso di seguire il mio umore e vivere esperienze che con un programma fisso mi sarei preclusa. Di contro però iniziare a camminare senza sapere se avrei trovato un posto per dormire in qualche occasione mi ha creato preoccupazione. Inoltre non aver prenotato niente mi ha costretta a perdere tempo a farlo durante la vacanza.

Considerato tutto, sono felice di non aver organizzato in anticipo. Vi ricordo però che ho viaggiato da sola in un periodo di bassa stagione. E lo stesso in alcuni alloggi non ho trovato posto. Sicuramente quindi è necessario prenotare gli alloggi di tutte le tappe del Sentiero delle Foreste Sacre in questi casi:

  • si viaggia in alta stagione
  • si viaggia in gruppi da 3 persone o più
  • si ha necessità di completare il cammino entro un limite di tempo stabilito (ad esempio se si ha la classica settimana di ferie non prolungabile)

In particolare i monasteri sono molto gettonati, quindi anche se hanno molta più capienza sono spesso al completo. Se desiderate fortemente fare l’esperienza di dormire in un monastero prenotate in anticipo.

Come arrivare alle Foreste Casentinesi senz’auto

Per arrivare a San Benedetto in Alpe ho preso un autobus dalla stazione bus di Forlì, appena fuori dalla stazione dei treni. Sarà necessario cambiare, ma in genere il secondo autobus parte in coincidenza del primo quindi non è necessario attendere.

Il biglietto si può comprare al bar della stazione. Costa 5 euro sola andata.

Per gli orari vedere Startromagna.it.

Come tornare dalle Foreste Casentinesi senz’auto

Tornare è un pochino più complicato ma naturalmente ci sono sempre soluzioni per chi vuole evitare di fare tutto il viaggio in auto. Io sono tornata a casa da La Verna con quattro mezzi:

  • autostop dal parcheggio del Santuario a Bibbiena
  • treno regionale da Bibbiena ad Arezzo
  • treno intercity da Arezzo a Terme Euganee
  • passaggio in auto dalla stazione di Terme Euganee a casa

Il primo step si può fare a piedi se si ha tempo sufficiente. La distanza è di circa 4 km e si può evitare la strada prendendo un sentiero che collega il Santuario a Chiusi della Verna.

Il secondo step si potrebbe fare in autobus, attenzione agli orari perché ci sono solo 2-3 corse al giorno. Per gli orari consultare Autolinee Toscane.

C’è internet lungo il Sentiero delle Foreste Sacre?

Il Sentiero delle Foreste Sacre è l’esperienza giusta per disconnettere, ma se siete di quelli che invece vogliono essere sempre connessi ho una brutta notizia per voi: in queste zone la ricezione del cellulare è molto scarsa e spesso non c’è possibilità di connettersi ad internet.

L’operatore che sembra avere maggiori probabilità di ricezione è TIM.

In alcuni luoghi, ad esempio Castagno d’Andrea o nei pressi del Sacro Eremo di Camaldoli, c’è un punto magico dove si prende una tacca di segnale. Lascio a voi scoprire dov’è… se non volete perdere tempo a cercare chiedete alla gente del posto o alla portinaia dell’eremo di indicarvi qual è.

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