Via del Trasimeno a piedi: terza tappa

Ho ripreso la Via del Trasimeno a piedi, il percorso trekking attorno al lago umbro lasciato in stand-by la scorsa estate con la convinzione di completarlo in autunno.

Avevo sempre dato per certo che questa sarebbe stata la prima cosa che avrei fatto al momento delle riaperture, proprio come lo scorso anno, ma intoppi e malumori mi hanno frenata, ritardando a dismisura il ritorno in strada.

Il sentimento con cui mi sono messa in cammino è stato dunque completamente diverso da quello dello scorso anno. Laddove nel maggio 2020 l’esperienza è stata vissuta come una liberatoria esplosione di gioia, quest’anno il passo è stato affaticato da preoccupazioni economiche e una cupa visione del futuro. Ma se non può guarire le ferite del portafogli, la bellezza del cammino può fare miracoli per le ferite dell’anima. Ecco perché mettersi in cammino è sempre la cosa migliore da fare.

Partita con un tempo grigio che non presagiva nulla di buono, ho completato la tappa senza nemmeno una goccia di pioggia. Il passo si è alleggerito man mano che gli occhi si nutrivano dei colori del paesaggio: il giallo solare delle piante in fiore, l’azzurro placido del lago che di tanto in tanto faceva capolino, il verde prepotente dei boschi, il rosso romantico dei mattoni nei borghi.

vegetazione via del trasimeno a piedi

La città di partenza della terza tappa è Panicale, che si lascia imboccando una stradina in salita e poco dopo un sentiero fiancheggiato da ulivi. Da qui val la pena girarsi indietro e dare un’occhiata al borgo: la vista d’insieme è davvero bella. Sembra quasi di salutare un caro amico, con l’augurio di rivedersi presto.

In questa tappa ci si allontana dal lago e ci si inoltra verso l’interno, avvicinandosi al confine con la Toscana. Ci sono tre saliscendi, ma nel complesso la tappa non è difficile. Perlopiù si cammina su strade sterrate. Il Trasimeno non mi abbandona del tutto, anzi spunta alla vista nei momenti più impensati. Che bella sorpresa.

Paciano è un bel borgo dove viene voglia di perdere un po’ di tempo. Attenzione però, perché la tappa è iniziata da pochi km e c’è ancora parecchio da camminare prima di raggiungere la città d’arrivo. Io faccio l’errore di gironzolare a lungo per il borgo. Il tempo è piacevolmente speso ma poi mi costringerà ad affrettare il passo negli ultimi km per non rischiare di dover camminare al buio.

Nonostante la visita a Paciano e una freccia ingannevole che mi porta dalla parte sbagliata, riesco a giungere a Città delle Pieve al tramonto, prima che cali il buio. La mente è sgombra dalle nuvole che la opprimevano all’inizio del percorso, il cuore è rinfrancato dall’appagante soddisfazione di essere riuscita a portare a termine qualcosa.

Anche a Città della Pieve, come all’arrivo a Panicale nella tappa precedente, mi attende la persona che amo. L’anno scorso era il mio ragazzo, quest’anno è mio marito. Non c’è neanche bisogno di telefonare per chiedergli dov’è: lo incontro lungo il mio cammino, seduto al tavolino di un bar nella prima piazzetta che mi si presenta appena entrata in città. Che bello questo rituale di incontrarsi a fine tappa.

Passano due giorni e metto mani alle foto per fare il consueto carosello video da pubblicare su Youtube. Riguardando i video precedenti mi accorgo che avevo intrapreso il cammino esattamente un anno fa, nello stesso weekend di maggio. I miei ricordi lo avevano anticipato di un paio di settimane. È una scoperta rincuorante e, spero, benaugurante. Ho la sensazione di aver ritrovato un caro amico che non vedevo da tanto tempo e che, lo spero, mi aiuterà a superare questo difficile momento.

La voglia di percorrere al più presto la quarta tappa è fortissima.

Cos’è la Via del Trasimeno? Chi l’ha ideata? Quant’è lunga? Esiste una guida cartacea? Per queste e altre  informazioni generali sulla Via del Trasimeno a Piedi vi rimando al racconto della prima tappa. In questo articolo trovate info e consigli utili per fare la terza tappa.

Tappa 3: percorso ufficiale

Panicale – Paciano – Monte Pausillo – deviazione per Piegaro (facoltativa) – Città della Pieve

Lunghezza 19,5 km (non comprende la deviazione per Mongiovino)
Dislivello: 675 metri in salita, 595 m in discesa
Tempo di percorrenza stimato: 5 ore
Difficoltà (secondo guida ufficiale): facile

panicale

Segnaletica

Confermo quanto detto per la prima e la seconda tappa: è possibile percorrere la Via del Trasimeno affidandosi unicamente alla guida cartacea ufficiale e alle frecce bianche e azzurre che si incontrano lungo il percorso. In questo caso però, forse peccando di troppa fiducia in me stessa, non ho scaricato la traccia gps … e così al momento del dubbio mi sono ritrovata ad armeggiare con Maps.me e Google Maps.

In generale però basta un minimo di buon senso e attenzione per trovare il percorso giusto affidandosi alla segnaletica. Come sempre, se seguite le buone regole della sicurezza non avrete problemi.

Ricordo sempre che la Via del Trasimeno a Piedi NON è l’Anello del Trasimeno: il primo è un percorso trekking, l’altro mtb. In molti tratti coincidono ma non sono lo stesso itinerario quindi occhio a seguire le frecce giuste!

freccia sulla terza tappa della via del trasimeno

Punti critici

Secondo la guida ufficiale in questa tappa non ci sono punti critici. Io ne ho trovati due: in un caso si è trattato senza dubbio di un mio errore, nel secondo invece si tratta di una freccia rivolta verso il lato sbagliato.

Il primo momento di disorientamento l’ho avuto all’uscita da Paciano.

La guida dice di girare a sinistra all’uscita della Porta Fiorentina per imboccare viale Ernesto Serafini e poi di nuovo a sinistra. Uscita dalla porta mi sono trovata il viale di fronte a me: anziché girare ho proseguito dritta, finendo per trovarmi qualche metro più in giù rispetto a quella che doveva essere la seconda svolta a sinistra. Il mio consiglio è di ignorare il nome del viale e seguire pedissequamente le istruzioni sinistra-sinistra. Vi ritroverete a salire un po’, tornando in direzione della Porta Perugina (quella da cui si entra nel borgo). Sulla destra in basso vedrete una fonte e le indicazioni per il monte Pausillo. Lì si trova anche il confortante segnale azzurro e bianco che ci indica la via da seguire.

fonte a paciano
la fonte a Paciano

Il secondo momento di disorientamento mi ha procurato più grattacapi. Nell’ultimo tratto del sentiero a ridosso del Monte Pausillo, poco prima di giungere alla svolta a destra verso la località Tre Mulini (svolta segnata con il numero 5 nella cartina della guida ufficiale), ho incontrato una freccia rivolta chiaramente, senza nessuna ambiguità, verso destra.

Ero straconvinta di non essere giunta ancora alla svolta numero 5. Tuttavia, avendo già voluto fare di testa mia a Paciano e avendo dovuto fare un tratto di strada in più per il mio errore, ho deciso di affidarmi alla freccia.

Ahimè, stavolta avevo avuto ragione io. La freccia portava a una strada privata senza uscita. Questo in realtà era segnalato da un altro cartello marrone, ma ho voluto andare fino in fondo alla strada per togliermi ogni dubbio. Arrivata al cancello di una casa, sbarrato in maniera inequivocabile, mi sono arresa all’uso della tecnologia per vedere se c’era modo di ritornare sul cammino giusto senza dover rifare in salita la strada che avevo appena percorso. Non avendo trovato niente di certo, mi sono rassegnata a ripercorrere a ritroso la via dalla quale venivo e una volta giunta alla freccia andare nella direzione opposta. Fatti due passi ho incontrato un segnale azzurro e bianco che ha spazzato ogni residuo di dubbio: ero nuovamente sulla strada giusta.

Ora vi mostro la freccia incriminata e il cartello marrone che indica la strada senza uscita. Purtroppo le foto sono sfocate ma si vede ugualmente che la freccia punta verso destra e il cartello marrone, che era collocato più in alto, a sinistra. Quindi la freccia puntava alla strada senza uscita…

freccia sbagliata via del trasimeno a piedi

Rifornimento di acqua e di cibo

La terza tappa è decisamente più gourmet rispetto alle prime due: sia Paciano che Città delle Pieve offrono una buona scelta di bar e ristoranti, anche di livello alto.

Ci si può trattare bene se si vuole, nessuno lo vieta, ma il consiglio è di fermarsi a Paciano per una sosta breve, magari un caffè, e rimandare i piaceri della tavola a fine tappa. Tenete presente che Paciano è a soli 5 km dalla partenza (ne mancano 15 a fine tappa) quindi potreste arrivare un po’ troppo presto per mangiare… meglio avere delle scorte con sé per rifocillarsi più in là nel cammino.

È possibile rifornirsi gratuitamente di acqua alle due fontane presenti nel centro storico di Paciano. Nel borgo sono presenti anche degli utilissimi bagni pubblici (gratuiti e abbastanza puliti).

A Città della Pieve la scelta di bar e ristoranti è ancora più ampia. È possibile, ma non lo posso confermare, che ci siano anche delle fontane.

fontana a paciano
Paciano

Come arrivare all’inizio della tappa

Se state percorrendo La Via del Trasimeno così com’è stata ideata, ovvero come un cammino, raggiungerete Panicale, la città di partenza di questa tappa, a piedi. Se invece, come me, volete percorrere le tappe della Via del Trasimeno come escursioni in giornata dovrete organizzarvi bene con i tempi e nonostante questo rassegnarvi a chiedere un passaggio o all’andata o al ritorno.

Panicale si può raggiungere con un autobus da Perugia, così come esiste un autobus che da Città della Pieve torna a Perugia. Il problema è che le corse sono poco frequenti e gli orari degli autobus rendono molto difficile se non impossibile muoversi con i mezzi pubblici sia all’andata che al ritorno.

Io ho raggiunto Panicale con l’autobus E014 di BusItalia Umbria in partenza da Perugia alle 13:15; occhio perché è un bus in servizio dal lunedì al sabato, niente corse la domenica. Ho iniziato a camminare alle 14:24, un orario non proprio adatto a un cammino… ho potuto farlo perché in questa stagione le giornate sono lunghe, ma lo sconsiglio altamente in altri periodi.

Al mio orario d’arrivo a Città della Pieve non c’erano più autobus per tornare a Perugia, cosa di cui ero consapevole e infatti mi sono fatta venire a prendere.

Se volete fare il contrario, cioè farvi portare a Panicale e tornare a Perugia in autobus, potete prendere il bus E014 in direzione contraria. Dal lunedì al sabato ci sono un paio di corse al pomeriggio; l’ultima è intorno alle 16:40.

La stazione ferroviaria di Città della Pieve non è più in servizio. La stazione più vicina è quella di Chiusi-Chianciano Terme, in Toscana; è servita dai treni regionali per Siena e da treni regionali e dal treno intercity che collega Roma a Trieste passando per Firenze, Bologna, Venezia.

Da Chiusi-Chianciano non ci sono collegamenti ferroviari diretti con l’Umbria: per tornare a Perugia in treno è necessario un cambio a Terontola-Cortona.

Le informazioni sui mezzi pubblici sono corrette alla data in cui scrivo. Consulta sempre gli orari ufficiali di BusItalia Umbria, Area Perugia.

Altre tappe

Prima tappa via del trasimeno

Racconto tappa 1


Racconto tappa 2

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